VOCE
ROVIGO
01.12.2022 - 18:06
ROVIGO - Innalzamento del tetto al contante a 5000 euro e vincolo di accettare i pagamenti digitali senza incorrere in sanzioni aumentato a 60 euro. Sono questi i punti della legge di bilancio proposta dal governo Meloni che più stanno facendo discutere l’opinione pubblica in questi giorni.
Sul contante si doveva scendere dai duemila euro attuali a mille euro ma l’esecutivo si è impuntato ed ha tirato dritto così come ha fatto sull’aumento dell’importo minimo che gli esercenti sono obbligati ad accettare con pagamento elettronico che è passato da 30 a 60 euro.
Per Marco del Libraccio non cambia assolutamente nulla: “Noi abbiamo sempre accettato qualsiasi tipo di pagamento e di qualsiasi importo, per questo motivo le nuove regole non faranno molta differenza. Sinceramente non sentivo il bisogno di fissare questi paletti e non vedo perché non accettare pagamenti tramite Pos anche sotto i 60 euro”.
Secondo Serena l’aumento del tetto al contante non avrà effetti di nessun genere sull’evasione: “Anche quando il tetto massimo era inferiore, l’evasione ha continuato quindi non credo che adesso imperverserà o al contrario si ridurrà. Credo rimanga tutto uguale, probabilmente il nodo non riguarda questo aspetto ma altro. Mettere una soglia minima per i pagamenti Pos lo trovo giusto ma magari un po' più bassa, capisco che possa essere oneroso per gli esercenti accettare pagamenti di 5 euro ma 60 lo trovo troppo alto”.
Maurizia invece utilizza spesso la carta per pagare come racconta: “L’uso del Pos è diventato comune anche per saldare piccoli importi. Personalmente lo uso di frequente quindi l’innalzamento del tetto al contante non mi tocca particolarmente, continuerò ad usare la carta o attraverso bonifici in caso di importi più alti. Non mi cambia la vita”.
Infine è d’accordo Isabella perché trova questa decisione “una scelta che accontenta un po’ tutti i settori. Chi vuole pagare con il contante è più libero di farlo, per noi esercenti è un bene perché ci risparmiamo la commissione alle banche”.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE