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ROVIGO

Ambientalisti dal prefetto per dire no a nuove trivelle

"Difenderemo il territorio". La prefettura ha preso atto delle posizioni

ROVIGO - Continua la protesta contro le possibili trivellazioni al largo delle coste polesane. Una delegazione del coordinamento Polesine No Trivelle è stata ricevuta dal prefetto di Rovigo, Clemente Di Nuzzo, dopo la manifestazione che si è tenuta ieri mattina davanti al palazzo territoriale del governo. Una trentina di manifestanti con bandiere e striscioni hanno ribadito la loro contrarietà alle trivelle in alto Adriatico.

Nella delegazione ricevuta dal prefetto era presente Vanni Destro del coordinamento dei comitati polesani per l’ambiente, che ha affermato: “Il nostro Delta del Po porta ancora sulla propria pelle le ferite di anni di estrazioni visibili a occhio nudo come la subsidenza. Stiamo già correndo il rischio di sprofondare, a causa dei cambiamenti climatici, se poi acceleriamo il fenomeno con l’opera dell’uomo, sarà molto probabile che perderemo una grossa fetta del nostro territorio”.

A manifestare anche Fabio Bellettato, presidente di Italia Nostra Rovigo, associazione che aveva già presentato e inviato ai ministeri competenti e alle istituzioni, un documento dove si chiedeva di fermare le trivellazioni, raccogliendo anche il sostegno di molte altre associazioni ed enti: “Il nostro è un fronte compatto composto da tutte le associazioni ambientaliste, alcune categorie economiche e da tutti i comitati di base”.

Tra le altre sigle presenti c’era anche la Lipu di Rovigo, il Wwf e la Cia, con il suo presidente Erri Faccini che ha fatto parte della delegazione ricevuta dal prefetto: “Il prefetto ha preso atto delle istanze che abbiamo portato contro eventuali nuove trivellazioni. Lo ringraziamo per la sua disponibilità. Continueremo a tenere alta l’attenzione su questo tema. Siamo chiamati a difendere il nostro Polesine, senza se e senza ma”. A dare il proprio sostegno ai manifestanti si è anche fermata l’assessore all’ambiente del comune di Rovigo, Dina Merlo.

La prefettura di Rovigo ieri ha diramato una nota per spiegare che “il prefetto, nell’evidenziare come le norme in questione si inseriscano in un contesto di disposizioni intese a conseguire la sicurezza energetica nazionale, e che le stesse norme prevedono che il rilascio di concessioni sia subordinato a espresse garanzie di salvaguardia ambientale e di monitoraggio, ha preso atto delle posizioni espresse dai rappresentanti dei manifestanti, delle quali riferirà in sede centrale”.

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