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La manfiestazione

Il grido dell'Iras: "Non lasciateci morire"

Lavoratori e sindacati in piazza Vittorio per chiedere al Comune di salvare la casa di riposo.

ROVIGO - I sindacati continuano a chiedere risposte al sindaco Edoardo Gaffeo e al consiglio comunale sul caso Iras. E lo fanno di persona, come avevano promesso, presentandosi sotto gli uffici comunali con una manifestazione che oggi pomeriggio, 23 dicembre, ha visto un centinaio di lavoratori arrivare in piazza con bandiere, fischietti e striscioni.

“Questo è l’ultimo treno - spiega Davide Benazzo di Cgil -, è assurdo che Iras, punto di riferimento del Polesine rischi di fallire. Una situazione paradossale che non accettiamo. Chiediamo alla politica di fare il proprio lavoro, come i dipende Iras fanno ogni giorno”.

Una struttura commissariata da oltre 6 anni, i cui debiti, oltre 12 milioni di euro, nascono proprio dalla gestione degli spazi di Casa Serena. “Mancano scelte politiche - prosegue -. Iras ha questi debiti non a causa di chi vi lavora ma a causa di una convenzione capestro che le ha messo in conto i costi di Casa Serena creando indebitamento”. Il rischio sempre più concerto è che dal 1 gennaio 2023 Iras vada in liquidazione, ma non è chiaro il destino di lavoratori e ospiti.

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