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ROVIGO

Plateatici a Rovigo, una vittoria a metà

La soprintendenza boccia le paratie antivento: gli esercenti dovranno adeguarsi entro aprile

Dehors in stallo, il caos ferma tutto

ROVIGO - Dehors e plateatici in centro storico, sì agli arredi in plastica e ai funghi riscaldanti ma niente da fare per le barriere anti-vento. E’ quanto spiegato in consiglio comunale dall’assessore Luisa Cattozzo, competente per l’urbanistica, nel corso del consiglio comunale che ha approvato, sebbene con qualche polemica dall’opposizione (e non solo), la nuova convenzione-regolamento in accordo con la Soprintendenza di Verona, che fissa i paletti da rispettare nell’area specifica individuata nel centro di Rovigo.

In particolare, a differenza del precedente regolamento del comune che imponeva gli arredi in metallo, all’esterno dei locali saranno consentiti tavoli e sedie in plastica, ma solamente di buona fattura e qualità, così come saranno consentiti i funghi riscaldanti che prima erano semplicemente tollerati.

Le barriere anti-vento, séparée trasparenti comuni a molti bar soprattutto nel periodo invernale, rimarranno invece consentiti solo in particolari occasioni in cui possano fungere da protezione per i clienti in caso di prossimità con la strada. Per gli esercenti e le loro associazioni di categoria si tratta quindi di una vittoria a metà.

Un’altra novità sarà la delimitazione dell’area concessa con segni a terra recanti l’effige del Comune, in modo da semplificare i controlli. L’efficacia di questo accordo sarà definitiva solo al momento della firma di sindaco e soprintendente.

“La perimetrazione dell’area interessata è stata gestita da Comune, regione e Soprintendenza - ha spiegato Cattozzo - tutte le domande dovevano passare attraverso il parere dell’ente, così con questo regolamento abbiamo cercato di semplificare al massimo l’iter, la Soprintendenza si impegnerà inoltre a rispondere nel più breve tempo possibile. Per ora l’accordo è sperimentale e avrà una durata di 24 mesi ma l’obbiettivo è di arrivare prossimamente ad un accordo definitivo per tutta la regione. Le concessioni dureranno 36 mesi con procedure spedite per i rinnovi. Siamo riusciti a soddisfare le richieste degli esercenti, salvaguardando i loro investimenti in materia di arredi ma invece sui paraventi la Soprintendenza si è imposta tollerando al massimo delle balaustre di protezione in prossimità con la strada. Noi abbiamo fatto presente che le barriere anti-vento sarebbero state utili per contenere il calore e non disperderlo inutilmente, anche in ottica green e di risparmio economico, ma è stato vano. Siamo andati incontro ai bar che hanno un interno molto piccolo, prima infatti l’esterno doveva corrispondervi mentre ora abbiamo ampliato a 150 metri quadri, sempre con i dovuti nullaosta dei vicini. Sul liston di piazza Vittoria Emanuele e piazza Garibaldi restano vietati i plateatici fissi, salvo che per eventi particolari temporanei sottoforma di occupazione del suolo pubblico, mentre sul ‘listin’ di piazza Merlin saranno consentiti. Le pedane saranno autorizzate solo per esigenze di sicurezza dei lavoratori e clienti. Non sarà più possibile inoltre allargare i plateatici in alcune fasce orarie come avveniva ma solo in occasione di eventi”.

Prima del voto Azzalin (Pd), Rossini e Gambardella (centrodestra) avevano sollevato qualche perplessità sulla tolleranza dei paraventi e sulla sicurezza stradale in prossimità dei plateatici.

Nel pomeriggio inoltre gli uffici del settore urbanistica, che si sono detti disponibili per ogni chiarimento, si sono rivolti agli esercenti invitandoli a comunicare al comando della polizia locale, entro il 15 gennaio, la volontà di adeguare i dehors alle prescrizioni imposte dal regolamento già esistente oppure alle nuove prescrizioni previste dallo schema di accordo con la Soprintendenza di Verona.

In entrambi i casi l’adeguamento degli arredi dovrà essere concluso entro il 30 aprile. Nel primo caso questo avrà un’efficacia limitata fino alla scadenza della concessione poi gli arredi dovranno essere adeguati alle nuove prescrizioni. Diversamente potranno decidere di adeguarsi subito alle nuove regole. In questo modo, l’amministrazione lascia la possibilità ad ogni esercente di poter valutare ciò che per lui sarà più opportuno in base agli investimenti.

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