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L'INTERVISTA

"A 26 anni sogno ancora l'Olimpo"

Alessia Maurelli racconta il suo 2022 e svela i piani per il nuovo anno, sempre in pedana

“A 26 anni voglio ancora l’Olimpo”

ROVIGO - Se dovessimo fare la classifica del miglior sportivo polesano dell’anno appena concluso, la scelta non potrebbe che ricadere sulla ginnasta di Santa Maria Maddalena Alessia Maurelli, che anche nel 2022 ha centrato podio europei e mondiali conquistando titoli che hanno permesso alle sue “farfalle” (la nazionale di ginnastica ritmica di cui è capitano) di tenere in alto il nome dello sport italiano.

Tutto questo nonostante il mondo della ginnastica ritmica italiana sia stato colpito da uno scandalo con atleti che hanno denunciato abusi psicologici ricevuti dall’entourage azzurro. Alessia Maurelli non si è fatta da parte e ha risposto a tutte le domande di carattere sportivo e non, esprimendo il proprio punto di vista.

Dunque Alessia, va in archivio un 2022 che possiamo definire strano nonostante le innumerevoli medaglie vinte. Agli europei beffate, o meglio derubate, nell’all-around da Israele mentre nei mondiali niente podio nella gara che contava e quindi pass per Parigi rinviato al 2023. Tu come lo descrivi?

“Sicuramente il 2022 è stato un anno strano. Per prima cosa perché mai avrei immaginato a 26 anni di essere ancora sulle pedane. Purtroppo mi è stato ricordato che è mancato il titolo europeo e non abbiamo staccato il pass olimpico, ma credo che sia stato comunque un anno fantastico con la conquista di diverse medaglie e titoli anche se nelle specialità. Personalmente, poi, sono onorata di essere stata premiata come ginnasta d’ispirazione per le generazione future durante gli europei”.

Il 2022 è stato anche l’anno della scelta di rimanere con le Farfalle almeno fino alle Olimpiadi. Cosa ti ha fatto propendere per questa strada?

“E’ stata una scelta ben ponderata. Dopo aver ascoltato diversi pareri mi sono isolata per qualche giorno e ho provato ad ascoltare la mia mente e il mio corpo per capire cosa fosse meglio fare. Sportivamente credo che non avessi più nulla da dimostrare e quindi dovevo fare una scelta che coincidesse anche con la mia esigenza di divertirmi. I due esercizi che abbiamo portato in pedana quest’anno sono stati definiti due capolavori in tutto mondo, così ho affrontato questa nuova avventura in maniera più spensierata”.

Il 2022 ha portato la ginnastica ritmica alla ribalta per presunti maltrattamenti. Tu, dopo un primo periodo di silenzio stampa, quale capitano delle Farfalle, sei scesa in campo per dire la tua. Vuoi ripeterci sinteticamente il tuo pensiero?

“Ho parlato da capitano delle Farfalle raccontando quello che è stata la mia esperienza sportiva. Non ho espresso giudizi su nessuno ma rispettato tutti. Ho detto di essere profondamente rattristata da tutto ciò e l’enorme disagio e malessere mio e delle mie compagne. Ora attendiamo che l’indagine in corso, che rispettiamo, volga al termine. Quello che c’era da dire è stato detto”.

Non solo un 2022 di sport per Alessia Maurelli. L’anno è iniziato con lo spettacolo di Roberto Bolle, poi Sanremo e via via altre manifestazioni, oltre a servizi sulle pagine di giornali non solo sportivi ma di tendenza e moda. Cosa ne pensi e cosa ti è piaciuto di più?

“Tutte esperienze bellissime che ti lasciano qualcosa. Ma ciò che resta è il libro che ho scritto a quattro mani con Giovanni Seltralia che hanno messo a frutto anche i miei studi in comunicazione d’impresa. Un libro simpatico ricco di aneddoti tipici di una ragazzina 13enne: cose che sono successe, che succedono e che succederanno normalmente a qualsiasi giovane atleta”.

Passiamo al 2023. Unico obiettivo è il pass per Parigi 2024 o ci sono anche altre priorità?

“Primo obiettivo ovviamente il pass per Parigi. Ma anche continuare su questa scia come il conferimento di ginnasta di riferimento. Continuare a stupirmi, a divertirmi in pedana. Superare nuovi step che non cerco in modo ossessivo ma che arrivano lavorando e con la voglia di mettersi in gioco e essere punti d’ispirazione di persone che come me hanno un sogno non solo sportivo ma che lo portano avanti con tutto l’amore e la dedizione di questo mondo”.

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