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COLDIRETTI

"Laghetti in tutto il Polesine per battere la grande siccità"

Il progetto promosso dalla Coldiretti polesana

“Difendere le nostre produzioni”

Carlo Salvan, presidente della Coldiretti polesana

ROVIGO - “Il 2022 è stato certamente uno degli anni più difficili per il nostro settore, ma non siamo qui solo a lamentarci, siamo a fare le proposte per un futuro migliore”: comincia così il bilancio di fine anno il presidente provinciale di Coldiretti Rovigo, Carlo Salvan.

“La siccità è stata accompagnata dal caro prezzi che ha dato del filo da torcere a tutte le aziende agricole senza distinzione - specifica il presidente - ma è tempo di bilanci e di pensare al futuro del nostro settore, perché l’agricoltura non si ferma”.

Le battaglie “Coldiretti continua le sue battaglie sulla protezione del made in Italy - spiega Salvan - si tratta dell’etichettatura fuorviante denominata Nutriscore e l’arrivo del cibo sintetico sulle nostre tavole. E’ stata rinviata al 2023 la presentazione della proposta di regolamento comunitaria sull’etichetta a colori, dopo le manifestate perplessità dall’Italia e da altri Paesi. Non possiamo dimenticare la raccolta firme indetta da Coldiretti contro il cibo sintetico: solo nella nostra provincia abbiamo raccolto migliaia di firme, segno che è una preoccupazione popolare”.

L’evento climatico eccezionale che ha decimato l’agricoltura polesana è al centro di un decreto a firma del ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida che decreta che anche tutti i 50 Comuni della provincia rientrano nel sostegno economico che sarà dato alle imprese agricole rimaste danneggiate.

“Le risorse non copriranno certamente tutti i danni e le perdite, ma è comunque un sostegno. Quello che dobbiamo pensare è che potrebbe non essere stato un caso isolato - sottolinea Salvan - il cambiamento climatico è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione e tutto ciò va affrontato con interventi strutturali poiché l’Italia ha bisogno di nuovi invasi per raccogliere l’acqua a servizio dei cittadini e delle attività economiche, come quella agricola".

"Con l’Associazione nazionale delle bonifiche, abbiamo elaborato un progetto immediatamente cantierabile per la realizzazione di una rete di bacini di accumulo, per arrivare a raccogliere il 50% dell’acqua dalla pioggia. I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere l’acqua piovana e utilizzarla in caso di necessità. Nello specifico del nostro territorio, servono strutture per proteggere il nostro Delta del Po che garantiscano il controllo del cuneo salino, in primis la barriera antisale a Pila. Infine, non dimentichiamo la necessità di una gestione unitaria della risorsa idrica di tutto il bacino del Po”.

E in questo 2023 si inaugura la nuova Pac 2023/2027 che vale oltre 35 miliardi di euro. “Si tratta comunque di risorse fondamentali per sostenere la competitività delle imprese e l’obiettivo della sovranità alimentare del Paese in un momento di grande difficoltà per il balzo dei costi, inizia una nuova era per l’agricoltura, ma Coldiretti accompagnerà tutti i soci in questo nuovo capitolo della nostra storia” commenta Salvan.

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