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ROVIGO

Addio a Giovanni Papuzzi, città in lutto

Un volto storico della politica

Addio a Giovanni Papuzzi, città in lutto

La politica rodigina piange la perdita di Giovanni Papuzzi, più volte consigliere comunale - sia nella Prima che nella Seconda repubblica - e assessore nella giunta Bortolami, negli anni ’80. Papuzzi si è spento ieri, aveva 84 anni.

Da sempre esponente della Democrazia cristiana, restò iscritto fino allo scioglimento del partito. Militava, “fieramente” dice chi lo conosceva bene, nella corrente Forze Nuove, che faceva riferimento a Carlo Donat-Cattin, ma - nonostante questo - non lesinava, durante le campagne elettorali, un aiuto attivo ad Antonio Bisaglia, fermo nel convincimento che il territorio polesano avesse bisogno di un rappresentante a Roma.

Fu il primo della sua corrente ad essere eletto nel consiglio comunale del capoluogo, nel 1980, e completò la legislatura rivestendo, per un paio di anni, anche il ruolo di assessore all’interno della giunta guidata dall’allora sindaco Mario Bortolami, con deleghe a personale, decentramento amministrativo ed anagrafe.

Classe 1938, orfano di guerra, crebbe con la madre nella casa di famiglia di Grignano Polesine. Dopo il matrimonio, dal quale ebbe due figlie, Carolina e Sabrina, visse a San Pio X. E’ stato dipendente dell’ispettorato dell’agricoltura fino alla pensione.

Fece parte del comitato provinciale della Dc fino al suo scioglimento. Poi, guardò a centrosinistra seguendo la diaspora democristiana attraverso Popolari e Margherita, con la quale è stato rieletto in consiglio nel 2006 durante il mandato da sindaco di Fausto Merchiori, fino all’approdo nel Partito democratico, di cui è poi stato dirigente.

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