Cerca

ROVIGO

Con Cobas, sciopero sotto la Prefettura

I sindacati a tutela dei lavoratori di Pamara-Eurovo azienda di Occhiobello. "Messi alla porta da un giorno all'altro"

ROVIGO - Lavoratori del sindacato intercategoriale Cobas in agitazione all’Eurovo di Occhiobello, annunciato dall’organizzazione sindacale il 31 dicembre scorso: “Lo stato di agitazione e sciopero di tutti i lavoratori della società Pamara in appalto allo stabilimento Eurovo di Occhiobello, con l’adesione solidale dei lavoratori delle società Mopris Services, Mondial Service Società Cooperativa e Humangest, nostri associati, con l’effettuazione delle conseguenti iniziative sindacali e di sciopero, senza ulteriore preavviso, nei modi e nei tempi che i lavoratori riterranno più opportuni”.

E sciopero è stato. Tra le motivazioni la comunicazione di Eurovo ai lavoratori di Pamara attraverso una lettera recapitata il 30 dicembre scorso, all’interno della quale l’azienda comunicava la volontà di recesso del contratto di appalto in carica con la società Consorzio Safra Società Cooperativa, con l’affidamento alla sua consorziata società Pamara per le attività di esecuzione dei servizi di lavorazione dei prodotti alimentari, uova, prodotti d’uova e loro derivati, movimentazione merci, logistica e facchinaggio per lo stabilimento Eurovo di Occhiobello RO con termine ultimo al 31 dicembre 2022 e il contestuale inserimento dell'agenzia per il lavoro Manpower a partire dal 2 gennaio 2023, presupponendo la continuità lavorativa quali dipendenti in staff leasing o somministrazione di lavoro a tempo indeterminato.

La conseguenza, secondo il sindacato, è evidente: “Dal 31 dicembre 2022 i dipendenti della società Pamara non potranno più accedere allo stabilimento, messi alla porta da un giorno all'altro, a seguito di un sedicente accordo stipulato da Eurovo e dai sindacati filo aziendali FLAI CGIL e FAI CISL, che non rappresentano alcunché della realtà lavorativa in esame. Oltretutto costringendo i lavoratori interessati a fare domanda di assunzione come dipendenti in affitto attraverso la stessa agenzia del lavoro Manpower, approfittando del loro stato di bisogno e necessità lavorativa, di ricatto per le questioni relative al permesso di soggiorno o di licenziamento, il tutto senza darne debita comunicazione alla nostra organizzazione sindacale S.I. Cobas, maggiormente rappresentativa e senza un adeguato coinvolgimento dei lavoratori e delle proprie Rappresentanze Sindacali Aziendali”.

Lo stato di agitazione e sciopero per rivendicare, spiegano i Cobas, ‘il diritto dei lavoratori interessati nell’appalto Eurovo di Occhiobello alla loro stabilizzazione lavorativa, con la richiesta di internalizzazione di tutto il personale in appalto, adeguando i rapporti di lavoro con l’applicazione del contratto nazionale dell’industria alimentare, conformemente all’attività prevalente dell’azienda committente, all’attività realmente svolta dai lavoratori e all'applicazione di livelli di inquadramento adeguati e conformi alle mansioni svolte, nel rispetto delle procedure di sicurezza e igiene previste dal contratto nazionale stesso’.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400