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ROVIGO

Inflazione senza fine, ripartono gli aumenti

Il costo della pasta, l'alimento base degli italiani, potrebbe andare a 3 euro al chilo

ROVIGO - Aumenta tutto, anche la pasta. È vicina la possibilità che la pasta possa arrivare dai due ai tre euro al chilogrammo, un aumento consistente che si aggiunge a tutti gli altri che già persistono e che nelle spese di tutti i giorni si fanno sentire. I cittadini sono sconcertati.

Se aumentano anche i beni di prima necessità, ci sarà una difficoltà generale, tanto per chi acquista quanto per chi deve vendere. È una situazione insostenibile che tocca le aziende, in particolar modo quelle più piccole, e le famiglie di giovani e meno giovani che devono fare i conti con la vita di tutti i giorni. Alla pasta, però, è difficile rinunciare dato che nel nostro Paese se ne mangia molta e dato che tutto il resto continua a costare ancora di più.

Dice Dina in proposito: “Se la pasta aumenta, ciò è un fatto negativo per tutto il territorio e per l’Italia intera dato che qui si mangia molta pasta, tutti i giorni. È chiaro che, se la pasta aumenta, bisogna orientarsi su altre spese o magari cercare al supermercato le qualità di pasta sotto marca che quanto meno hanno un prezzo più considerevole”.

Andrea è consapevole del problema, ma spera fiducioso nel cambiamento: “È un aumento notevole che tocca tutti quanti. Ci sarà per forza un problema commerciale, con la contrazione degli acquisti. Sarà dunque non soltanto un problema per le famiglie che comprano, ma anche per le aziende che producono. Dietro quel prezzo ci sono tutti i problemi di questo momento storico, con l’innalzamento dei costi anche di gas ed energia elettrica. Staremo a vedere in base all’andamento di ciò che accadrà. Cerchiamo di vedere con speranza al futuro prossimo dato che potrebbero esserci dei ribassi. Siamo comunque ancora tutti toccati da questi problemi”.

Franco aggiunge: “È un problema ben visibile ma di cui si parla dal 2021. I nostri imprenditori, e lo so bene dato che seguo la categoria Cna alimentare quindi pastifici e panificatori, sono due anni che stanno tirando la cinghia. Ci saranno aumenti per far fronte ad un aumento del costo delle materie prime, ma soprattutto per l’aumento dei costi dell’energia che stanno diventando insostenibili”.

A concludere è Stefania: “Sarà un grave problema se si aggiungono questi aumenti a quelli che abbiamo già, compresi quelli sui beni di prima necessità tipo il pane. Le famiglie non so minimamente dove potranno stringere nelle spese”.

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