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ROVIGO

Caso Iras, tira una brutta aria

Si continua a trattare ma Comune e Regione restano distanti

Caso Iras, tira una brutta aria

ROVIGO - Ancora nessuna risposta definitiva sul destino di Iras, dopo l’incontro delle commissioni consiliari (presenti il sindaco Gaffeo e il commissario Stella) che ha sollevato dubbi e perplessità e un acceso dibattito tra i presenti. Ieri la seduta delle due commissioni consiliari e conferenza dei capigruppo non è ancora riuscita a produrre la tanto inseguita soluzione per il caso Iras.

In sostanza Comune e Regione, e commissario di Iras, restano distanti sul testo della delibera da portare in consiglio comunale. La giunta propone una delibera per arrivare ad un accordo di programma con Regione e Ater che comprenda la fine della convenzione su Casa Serena e il successivo recupero dell’immobile della Commenda. Il commissario di Iras, Tiziana Stella, lamenta però che nella proposta non sia quantificato nel dettaglio quanto il Comune dovrà erogare a Iras per la fine della convenzione e in che tempi. Insomma ognuno è rimasto sulle proprie posizioni, come avviene ormai da settimane.

E tutto è rimandato ad un vertice in Regione, giovedì prossimo, per cercare di smussare angoli che appaiono sempre più affilati. E capire se in delibera dovrà andare la proposta di un accordo di programma o l’accordo di programma fatto e finito.

Tra le osservazioni più significative emerse alla proposta di delibera delineata dalla giunta ieri sono emerse quelle del commissario straordinario Tiziana Stella, che ha espresso forti perplessità. “Ho apprezzato il lavoro fatto dal Comune - ha detto - che si innesta in un percorso che è stato tracciato. Il tema è grave, gravoso e greve. La delibera di proroga del commissariamento Iras è stata messa in piedi nel tentativo di salvare almeno il centro servizi San Bortolo che da troppo tempo non ha l'autosufficienza finanziaria. Casa Serena siamo stati costretti a sacrificarla per salvare l'ente”.

“Voglio concentrarmi sui punti che ci avvicinano - ha aggiunto - È giusto avere consapevolezza piena del momento che stiamo vivendo, perché non si pensi che la minaccia di chiusura resti sulla carta e che lo spettro della liquidazione sia stato allontanato. Il mio mandato ha la condizione del risanamento in tempi brevi e se non succede lo rimetterò”. A frenare, dunque, è una delibera per cui Stella ha sollevato molti dubbi. “Il testo non contiene elementi chiari rispetto agli impegni che la Regione ha chiesto al Comune - ha specificato - Chiediamo di renderli più incisivi. Il testo come presentato non consente né alla Regione né a Iras di sottoscriverlo. Mi auguro si possa fare una sintesi che sia risolutiva per tutti”.

Fondamentale diventa la data del 12 gennaio, giorno in cui le parti coinvolte si incontreranno in Regione per revisionare questa proposta di delibera che, date le osservazioni, potrebbe essere da rifare. “Premettendo che l’accordo di programma è di competenza presidenziale - continua Stella - il testo che ci è arrivato non è stato condiviso con la Regione Veneto e gli uffici di competenza”. La proposta quindi potrà essere accoglibile in base a precise condizioni che in questo momento non sono chiare.

“Tra queste i tempi di decorrenza di risoluzione, manca una data effettiva indicata e invece è necessario averne certezza - continua Stella - Sulla parte che riguarda gli impegni relativi alla riconsegna, con un impegno di rendere uno stabile agibile. Così specificato non è chiaro. Mancano elementi fondamentali, non si sa quale sia la quota di ammortamento residuo che viene destinata a Iras”. Condizioni da realizzare e punti sui quali i consiglieri Moretto, Aretusini e Rossini, hanno espresso forti perplessità chiedendo a Gaffeo un impegno a dare le risposte che la Regione chiede.

E proprio sulla base del fatto che la proposta di delibera rappresenterebbe un punto di partenza di un processo solo da aggiustare, sono state effettuate le votazioni per farla passare in commissione. Proposta di delibera infine approvata con sei voti favorevoli ed un’astensione dalla prima commissione e sei favorevoli e due astensioni per la seconda.

“La maggioranza ha votato una delibera che non contiene alcuni punti fondamentali - conclude Michele Aretusini - La Regione ha dichiarato che sulle tempistiche ci saranno spazi di manovra, ma per quanto riguarda l'importo no. Si è quindi votato un documento che concretamente non fa nulla”. Per risposte certe si dovrà ancora attendere, con grande disappunto dei lavoratori di Iras spettatori ieri in aula consiliare, di un caso che non si vuole chiudere.

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