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ADRIA

Ca' Garzoni è una vera discarica, c'è persino un'auto lasciata ad arrugginire

La protesta dei residenti, ma finora ogni segnalazione è finita nel nulla.

Un’auto abbandonata da mesi

ADRIA - Situazione di grave e imperdonabile degrado in via Ca’ Garzoni, nell’area retrostante il centro commerciale: una vera e propria discarica all’aperto. Legambiente da diverso tempo sta portando avanti una battaglia affinché si ponga fine a questo scempio ambientale con gravi conseguenze igienico-sanitarie.

Tra i tanti sacchi di rifiuti, c’è persino una vettura, “parcheggiata” lì da diversi mesi. “Si tratta di un rifiuto speciale pericoloso” sottolinea Ermes Bolzon, presidente del circolo Legambiente Adria-Delta del Po. L’associazione ha fatto, ancora tempo addietro, una segnalazione al comune via Pec, ma finora non si è mosso nessuno”.

“Da tempo - aggiunge - facciamo segnalazioni per richiamare l’attenzione su quest’area in degrado. Abbiamo fatto diverse segnalazioni di veicoli ‘in stato di abbandono’ o ‘fuori uso (sono due diciture diverse per la legge, ndr) nel territorio di Adria e dintorni e sono intervenuti carabinieri forestali con ottimi risultati e la polizia locale che ha fatto la propria parte”.

A questo punto Bolzon osserva che “finalmente, dopo tanti anni, la direzione del centro commerciale è riuscita a far recintare l'area destinata a stoccaggio dei rifiuti e renderla, così sembra, videosorvegliata. La cosa ha ovviamente infastidito gli avventori che preferivano il precedente layout e lo spettacolo che si presta oggi sotto gli occhi del fruitore del centro commerciale è, a dir poco, indecoroso".

"Non vogliamo scaricare le colpe su nessuno, chiediamo soltanto che vengano applicate le leggi del Testo unico per l'ambiente: è obbligato alla rimozione, allo smaltimento e al ripristino dell'area non solo il responsabile materiale dell'abbandono del rifiuto, ma eventualmente anche il proprietario del terreno in cui detto rifiuto si trovi, se una qualche forma di colpa gli è imputabile, ad esempio anche solo per non avere vigilato”.

E conclude: “Proseguiremo nei prossimi giorni a fare altre segnalazioni affinché chi di competenza provveda a intervenire: il nostro obiettivo è ridare dignità all’area”.

Il responsabile adriese di Legambiente auspica che “al più presto anche la Regione Veneto attivi la figura degli ispettori ambientali volontari come ci sono in tutte le altre regioni d'Italia, un invito alle istituzioni a muoversi e fare il loro dovere”.

L’abbandono dei rifiuti è senza dubbio una piaga che negli ultimi anni si è allargata: la maleducazione e l’inciviltà di pochi cittadini creano uno spettacolo indecoroso e un costo per la comunità.

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