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Economia

Benzina alle stelle, "ma non c'era altra soluzione"

I rincari pesano tantissimo sulle tasche dei rodigini, che appaiono però rassegnati.

ROVIGO - Il caro benzina colpisce duro, e si fa sentire nelle spese di tutti i giorni. Chi utilizza un autoveicolo per lavoro o per spostamenti di necessità non può fare a meno di avere sempre il pieno, anche se costa caro.

Tuttavia, tanti rodigini pensano che non ci potevano essere altre strade se non questa: rimettere le accise, come deciso dal governo, è l’unica soluzione per non ricadere nel baratro economico. Forse ci potrebbero essere alternative, ma in una situazione emergenziale, al momento, questa appare come la via da percorrere. Ecco le opinioni dei rodigini.

“I prezzi – dice Diego – ultimamente sono proibitivi e ce ne siamo accorti tutti. Tuttavia ne abbiamo bisogno, non possiamo farne a meno. Comunque io credo che il governo non avesse altre grandi alternative, se non quelle di fare ulteriori debiti che avrebbero avuto gravi conseguenze sul mercato”. Luca aggiunge: “La coperta è corta quindi se si tirano via soldi da una parte, bisogna per forza andarli a recuperare da un’altra. Se rimangono questi prezzi di carburante, in prospettiva penso già che sarà difficile, sia per l’uso personale sia lavorativo dell’automobile. Sarà complicato andare avanti. La situazione dei soldi è sempre incerta, sono quelli che sono e in qualche modo non penso ci possano essere tante altre possibilità”.

“Per lavoro – spiega Olindo – noi siamo obbligati ad utilizzare un mezzo di trasporto. Questo può interferire sulla manodopera e sui costi aziendali. Non lo so, è difficile. Rimaniamo sempre in attesa di un’altra soluzione che si potrebbe proporre, ma che ancora non si vede”. Infine, conclude Maurizio: “Non è che il governo abbia rimesso le accise. Le accise c’erano comunque perché noi ne abbiamo ancora di antiche, da quelle per la guerra di Eritrea fino a quelle dei vari terremoti che ci sono stati. Piuttosto, ho sentito che si parla ultimamente di una accisa mobile da usare quando ci sono grosse differenze tra prezzo concordato e quello esposto al distributore, è interessante. Per quanto riguarda l’uso della macchina, io sono in pensione, dunque la uso per diletto e per normali necessità. Mi muovo con una ibrida e cerco il più possibile di evitare i combustibili fossili. La situazione generale è ancora dubbia, bisogna vedere perché non ci si può sottrarre al prezzo della benzina utilizzando chissà quali modalità. Non reputo sbagliato ciò che sta facendo il governo, l’importante però è ascoltare le voci di chi vive il disagio dell’aumento del prezzo della benzina”.

 

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