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PORTO TOLLE

Ex zuccherificio, buco nero al centro del Delta

La grande area di 135mila metri quadrati è dismessa da ben 39 anni

PORTO TOLLE - L’ex zuccherificio di Porto Tolle è un rudere gigantesco, una cattedrale nel deserto che un tempo dava lavoro a centinaia di persone, facendo vivere tutto il paese.

Lo zuccherificio di Porto Tolle fu costruito nel 1923 sui terreni dell’azienda della famiglia Protti, acquistati tre anni prima dai Papadopoli, i vecchi proprietari. Tra novembre e dicembre del 1925 si fecero poi le prove generali in vista della prima campagna bieticola: vennero chiamati operai da altri zuccherifici, che si concentrarono nel piccolo paese di Porto Tolle.

In quel tempo il centro di Porto Tolle non era ben definito: mancava la chiesa, mancavano la piazza e tutte le costruzioni che la circondano, il palazzo del municipio era diverso. E fu proprio la costruzione dello zuccherificio a dare impulso per la crescita del paese. Insomma: Ca’ Tiepolo si è sviluppata proprio grazie alla costruzione di questa grande struttura, destinata alla campagna saccarifera. Da quel momento furono costruiti canali di comunicazione per i trasporti e le vie che portavano al fiume, perché i trasporti venivano lungo l’acqua.

Prima della seconda guerra mondiale, alla produzione di zucchero fu affiancata anche una distilleria che produceva alcol sia per uno alimentare che industriale. Negli anni ’70, dopo l’alluvione, lo zuccherificio venne poi ristrutturato: da questo momento in avanti, diede stabilmente da lavorare a 80 persone a cui aggiungere circa 200 posti di lavoro. Un mondo che è completamente scomparso nel 1986 con la chiusura dello stabilimento. Di quell’epoca d’oro resta soltanto la grande struttura abbandonata, proprio sulla strada principale della città.

Nove anni fa, nel maggio del 2014, l’abbattimento della grande ciminiera è stato come un solenne ammainabandiera che ha decretato la fine di un epoca. Da 39 anni, ormai, quello stabile è un buco nero nel cuore del Delta. Un buco nero di circa 135mila metri quadrati. Ma la speranza di vederlo tornare a vivere non è naufragata. Certo, non come zuccherificio.

La zona è già stata bonificata dal proprietario. E su quella grande area esiste un progetto di riqualificazione da sogno, con una lottizzazione che prometteva di portare alle porte del paese nuove villette. Il tutto con il via libera del Comune tramite un Piruea. Certo, per veder fiorire il nuovo quartiere bisognerà attendere. Ma la strada è tracciata.

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