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ROVIGO

"Vuoti urbani, tutti da ricollocare così è uno spreco"

I rodigini e la necessità di investire e progettare

ROVIGO - Riqualificare, dare vita a nuovi progetti che coinvolgano quegli edifici ormai da troppo tempo dimenticati dalle amministrazioni che si sono susseguite nel tempo. È la proposta dei cittadini sul tema dei vuoti urbani, strutture che in passato rappresentavano veri gioielli del centro, ma che ora sono abbandonati a se stessi.

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“Penso che la città si stia allontanando, come negozi e come attività - spiega Rossano - Si sta implementando fuori, non all'interno del centro storico, dove la gente prima passeggiava a tutte le ore, con la propria famiglia, adesso no perché non c'è più niente da vedere. Le amministrazioni che hanno preceduto questa e questa inclusa, cosa hanno pensato di fare? Quali sono i progetti pensati per la città? Non si sa. Io amo molto la mia città ma non vedo altra soluzione che andarsene, perché se investire qua significa scappare dopo qualche mese, significa anche fallire in partenza”.

Tra i simboli di una città quasi dimenticata, il maestoso complesso della caserma Silvestri. “Ho lavorato per quasi vent'anni lì dentro - aggiunge Oreste - un ambiente meraviglioso anche dal punto di vista storico. In città scarseggiano i parcheggi, pensare ad un progetto legato a questo su quell'area, ad esempio, darebbe la possibilità a tanta gente che viene da fuori e non sa dove mettere l'auto, di lasciarla lì. Tra l'altro trovo molto strano che questo complesso sia stato lasciato così a se stesso. Nel nord-est la maggior parte delle caserme sono andate ai comuni. Il demanio sta vendendo queste caserme, piuttosto che rimangano inoperose. Lì dentro si riuscirebbe sicuramente a costruire qualcosa di fatto bene. Anche l'area dove c'era la caserma dei vigili del fuoco, potrebbe essere sistemata e aperta per creare un passaggio per raggiungere alcuni punti della città anche a piedi, come ad esempio il centro commerciale 'Le torri'. Qualche negozio, qualche gelateria e i visitatori avrebbero anche un motivo per fermarsi in città. Ma tra gli edifici ci sarebbe anche il tribunale, Banca d'Italia, l'elenco di questi ruderi potrebbe essere infinito. Una situazione che dispiace molto”. Per l’ex caserma Silvestri però la riqualificazione è già stata definita, diventerà sede dell’Agenzia delle entrate, dell’archivio notarile e dell’Archivio di Stato.

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I cittadini confermano che vedere questi edifici abbandonati rappresenta un pezzo di storia che va perduto, ma ad essere perdute sono anche opportunità economiche. “Una perdita per la collettività - conferma Giulio - per lo stato, per tutti noi. Sono spazi che potrebbero essere usati per altri progetti, ma potrebbero anche essere ristrutturati e venduti. Questi edifici che al momento attuale non hanno alcuna pubblica utilità potrebbero essere anche utilizzate per associazioni no profit, oppure venduti a privati che qui vogliono instaurare un'attività imprenditoriale. Piuttosto che lasciarli lì abbandonati meglio darli a qualcuno che voglia crearci un'attività, questo tra l'altro significherebbe ricchezza diretta sul territorio, anche come posti di lavoro”.

L'auspicio è che qualcosa si muova e che si provi a pensare a delle alternative. “Credo che per tutti i cittadini, ma anche per coloro che vengono da fuori, vedere questi palazzi perdere valore in questo modo, non dia la giusta immagine della
città - conclude Monica - Sarebbe quindi preferibile vederli con una faccia nuova, valutando le disponibilità sia dell'amministrazione che degli enti locali”.

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