VOCE
ROVIGO
25.01.2023 - 13:52
ROVIGO - Lo sciopero resta ma, per una sigla si dimezza. Dopo l’incontro di ieri pomeriggio fra governo e responsabili dei benzinai la protesta dei gestori delle pompe è rientrata solo parzialmente e per una sola sigla. E quindi per gli aderenti alla Faib-Confesercenti 24 ore di sciopero dalle 19 di ieri fino alle 19 di oggi. Per le altre sigle sindacali Fegica e Figisc-Anisa), invece restano le 48 ore di sciopero, fino alle 19 di domani. Una spaccatura che nella sostanza, per il cittadino, muta di poco lo scenario. Per 48 ore fare rifornimento resta una incognita.
Oggi quindi molte pompe di benzina resteranno chiuse, chiusi pure gli erogatori self service, mentre alcune aree di servizio resteranno aperte per garantire il servizio. E proprio per questo ieri molti automobilisti hanno fatto la fila ai distributori per garantirsi il rifornimento di carburante. In diverse aree di servizio si è registrato un afflusso di auto decisamente superiore a quello che avviene nelle altre giornate, anche se non c’è stata una vera e propria corsa disordinata alla benzina.
Rocco Bonafè del distributore Q8 di Rosolina alla domanda sulle accise se l’è cavata con un diplomatico “no comment”. Roberto Menin, responsabile polesano di Faib-Confesercenti fa sapere che “le ragioni dello sciopero sono giuste. Ci sono alcune norme che suscitano molte perplessità. Ad esempio il tema dell’esposizione dei cartelli con il prezzo medio e poi il tema delle multe da 6mila euro. Il rischio è che a rimetterci siano solo i gestori, magari per delle semplici disattenzioni”.
In Polesine gli aderenti alla Faib sono una trentina, ma molti sono i gestori dei distributori definiti “pompe bianche”, non direttamente collegati alle compagnie petrolifere. Spesso queste “pompe bianche” non aderiscono agli scioperi nazionali o, comunque, in molti casi di distinguono dagli operatori che dipendono dalle grandi multinazionali. In questa occasione, però, è difficile prevedere quanto sarà diffusa l’adesione alla protesta.
Ieri pomeriggio, ad esempio, un gestore di una pompa di servizio di Rovigo ha ammesso che “non abbiamo ancora deciso, vedremo cosa faranno gli altri operatori. In genere a Rovigo l’adesione non è mai massiccia. Lo si scoprirà solo domani (oggi ndr)”. Essendo quindi una incognita, per non rischiare di rimanere a secco molti automobilisti ieri si sono assicurati un pieno di carburante.
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