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Giornata della Memoria

Le cause che hanno scatenato la Shoah

Il prefetto Clemente Di Nuzzo: "Interroghiamo le nostre coscienze perché non accada mai più"

ROVIGO - “Verso lo sterminio. La costruzione del capro espiatorio nella Germania nazista” è il titolo dell’intervento del professor Claudio Vercelli con cui l’Archivio di Stato di Rovigo ha celebrato la Giornata della memoria 2023 nell’ambito delle giornate “Insieme per la Shoah 2023” di Arci Rovigo.

Intervenuto anche il prefetto di Rovigo Clemente di Nuzzo, che ha ribadito: “La Shoah interroga le nostre coscienze se possa succedere ancora e su questo dobbiamo essere sempre vigili”. Claudio Luciano, ricercatore e storico, ha introdotto i lavori con una riflessione sulla “teoria del complotto, alla base della Shoah, strutturato nella costruzione di un capro espiatorio, perché la lunga tradizione antisemita non è tale da spiegare gli eventi nazisti”.

Claudio Vercelli, docente universitario e ricercatore, ha iniziato col delineare un quadro storico europeo del periodo 1914-1945, quale premessa all’insorgere di ideologie e atteggiamenti di brutalizzazione, che porteranno alle leggi razziali (Norimberga, 1935) contro il popolo ebreo colpevolizzato come capro espiatorio del malcontento popolare, con l’inizio delle persecuzioni antisemite, sfociate successivamente nelle deportazioni ed eliminazione fisica. Ha poi percorso i vari passaggi della costruzione di un capro espiatorio: a partire dagli “stereotipi e stigmatizzazioni che portano a svalutare la diversità deformandola fino a colpevolizzarla, sottolineando i rischi di atteggiamenti sbagliati, come il negazionismo, l’indifferenza e la debolezza delle democrazie”.

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