VOCE
31.01.2023 - 14:57
Con i nostri esperti di Infortunistica Stradale proviamo ad approfondire la questione, anche perché non tutti i motociclisti interpellati sull’argomento riescono a rispondere con la giusta chiarezza ed esattezza.
La normativa di riferimento sui sorpassi è l’art. 148 CdS, secondo cui “il sorpasso è la manovra mediante la quale un veicolo supera un altro veicolo, un animale o un pedone in movimento o fermi sulla corsia o sulla parte della carreggiata destinata normalmente alla circolazione”.
Se la carreggiata è suddivisa in più corsie, il sorpasso dev’essere effettuato sulla corsia immediatamente alla sinistra del veicolo che si intende superare (il sorpasso a destra è ammesso solo in specifiche circostanze).
Come precisato dal comma 11 dell'art 148 del CDS:
è vietato il superamento di veicoli fermi o in lento movimento ai passaggi a livello, ai semafori o per altre cause di congestione della circolazione, quando a tal fine sia necessario spostarsi nella parte della carreggiata destinata al senso opposto di marcia.
È inoltre vietato il sorpasso in prossimità o in corrispondenza delle intersezioni (con eccezioni, per esempio quando la circolazione è regolata da semafori o da agenti del traffico).
E pure quello di un veicolo che si sia arrestato o abbia rallentato in corrispondenza di un attraversamento pedonale per consentire ai pedoni di attraversare la carreggiata.
Questo lungo preambolo ci consente di avere le idee un po’ più chiare sulla possibilità di effettuare un sorpasso di auto in colonna con la moto.
Riepilogando:
non si possono superare le auto incolonnate se ciò comporta, per ciclomotori o motocicli, il doversi spostare nella corsia opposta di marcia.
Di conseguenza se la corsia a sinistra della colonna di auto segue il medesimo senso di marcia delle vetture ferme, il sorpasso è permesso.
A meno che la colonna si sia formata a un attraversamento pedonale per permettere ai pedoni di attraversare sulle strisce: in questo caso non si può superare.
Ma che succede, invece, se il sorpasso della fila di auto avviene dentro la striscia continua, cioè all’interno della stessa corsia?
Su questo punto il Codice della Strada lascia qualche dubbio ed è dovuta intervenire la Cassazione con una sentenza ad hoc.
Ebbene, secondo la Suprema Corte è corresponsabile di un eventuale sinistro (perché esegue una manovra vietata, tra poco vedremo quale) il conducente della moto che, anche senza oltrepassare la linea divisoria di mezzeria, supera a sinistra le auto incolonnate nel traffico.
La Corte di Cassazione, forse con l’intento di porre un freno alla pericolosa abitudine dei motociclisti di superare le auto in coda nel traffico dei centri urbani, ha ricordato infatti che, seppur con una norma desueta (nel senso di applicata raramente) ma tuttora valida, il Codice della Strada con l’art. 143 comma 1 dispone che “i veicoli devono circolare sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della medesima, anche quando la strada è libera”.
Riconoscendo quindi incontestabile la violazione del codice da parte del motociclista che transita sul lato sinistro della corsia di pertinenza nel tentativo di superare le auto incolonnate.
La Cassazione ha dunque ammesso che la norma è desueta, anche perché la peculiarità di moto e scooter è proprio quella di districarsi nel traffico cittadino, per cui imporgli di circolare sul margine destro della carreggiata anche se davanti c’è una fila di auto è sicuramente un controsenso.
Tuttavia ‘dura lex sed lex’ e quindi un motociclista che supera a sinistra (e anche a destra, come impone l’art. 148) le auto incolonnate nella sua stessa corsia, è sia passibile di multa che potenzialmente corresponsabile di un’eventuale collisione con una delle auto in coda, che ad esempio potrebbe inavvertitamente aprire lo sportello, o effettuare un’altra manovra imprevedibile, colpendolo.
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