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CUR ROVIGO

In 700 all'Open Day del Cur, guest star De Bortoli

La lezione di Ferruccio De Bortoli all'University day del Cur: "La società invecchia e non mette i giovani al centro"

"Fate sentire il vostro dissenso"

ROVIGO - Oltre 700 giovanissimi studenti hanno invaso ieri gli spazi del Cur, il Consorzio universitario di Rovigo, in occasione dell’University day.

La mattinata universitaria dedicata ai futuri studenti ha permesso così di partecipare alle presentazioni dei corsi di laurea triennale e magistrale, visitare le sedi universitarie, il nuovo studentato e la biblioteca. “Una giornata per noi importante perché, dopo due anni di pandemia da Covid che hanno condizionato anche questi momenti di orientamento, finalmente abbiamo avuto la possibilità di tornare a svolgerlo in presenza - le parole del presidente del Cur, Diego Crivellari - una giornata che rappresenta una vetrina per promuovere e far conoscere le attività che il Cur promuove”.

Alla giornata a porte aperte hanno partecipato tantissimi studenti delle classi superiori della città. “Le opportunità di crescita per il futuro del Polesine, passano attraverso il vostro impegno e attraverso il percorso universitario che il territorio offre - ha continuato - Rovigo si conferma quindi un polo interessante e giovane che contribuirà a far crescere la comunità polesana”.

In una mattinata totalmente dedicata ai ragazzi, l’invito delle autorità e di cogliere le opportunità e fare scelte consapevoli. “Questa giornata rappresenta una occasione per voi davvero importante - le parole del sindaco Edoardo Gaffeo - mi rivolgo a voi ragazzi per ricordarvi che state per fare una scelta importante che traccerà il percorso della vostra vita. La scelta universitaria non va fatta a occhi chiusi, serve acquisire informazioni e oggi ne avete l’opportunità. Il tempo da dedicare a questa scelta è fondamentale, vi aspetta un percorso entusiasmante che traccerà ricordi indelebili. Entrerete in una comunità di studenti, ma anche di professionisti, docenti e ricercatori. Rovigo è il contenitore in cui ospitare questa comunità universitaria, viva e con un’offerta di qualità”.

Negli studenti di domani è quindi riposta la speranza per un rilancio del territorio anche dal punto di vista professionale. “La città di Rovigo vive intensamente questa esperienza - ha aggiunto il presidente della Provincia Enrico Ferrarese - l’intero territorio polesano guarda a questa esperienza come una potenzialità enorme da sfruttare. Giusto accompagnarvi in questo percorso, perché siete attesi dal territorio stesso come parte del proprio futuro”.

In un paese in cui la scolarizzazione cresce troppo lentamente rispetto ad altri paesi è fondamentale quindi investire in percorsi formativi che permettono i giovani non solo di apprendere ma di entrare nel mondo del lavoro in maniera competitiva. “Il paese ha bisogno di orientamento e università - ha sottolineato Gian Michele Gambato della Camera di Commercio - l’Italia si trova in ultimo posizione come scolarizzazione universitaria, rispetto ad altri paesi europei, con una percentuale di laureati del 29% contro un indicatore europeo del 45% . Avere quindi percorsi universitari è importante per il paese ma soprattutto avere una sede a Rovigo, con prestigiose università come quelle di Padova e Ferrara è valore aggiunto per il nostro territorio”.

Presente anche il prefetto Clemente Di Nuzzo che ha sottolineato i valori intrinsechi del percorso universitario. “Vivere in una città che offre importanti corsi di laurea universitari, tra cui il recente di ingegneria del rischio idraulico, rappresenta per l’area un’occasione di crescita. L’università porta idee, favorisce il confronto e apertura verso orizzonti internazionali, bisogna continuare a lavorare in questa direzione”.

Dopo i saluti delle autorità a parlare ai giovani è stato Ferruccio de Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera e de Il Sole 24Ore. “La nostra società sta invecchiando e non mette al centro i giovani che spesso per questo motivo scelgono di andarsene. Oggi vorrei sentire anche la vostra voce perché credo sia meglio affrontare il vostro dissenso che le conseguenze delle cose inespresse. Voi ragazzi oggi avete di fronte scelte importanti, dobbiamo avere maggiore attenzione nei vostri confronti e voi avete il diritto di chiederci attenzione”.

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