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TAGLIO DI PO

“Questa non è terra di polli”

Il vicesindaco di Taglio di Po Matteo Sacchetto: "Osservazioni urbanistiche e contatti con Regione e Provincia per bloccare il nuovo impianto avicolo"

“Questa non è terra di polli”

Il vicesindaco Matteo Sacchetto

TAGLIO DI PO - L’isola di Ariano sta diventando l’isola delle galline. Nell’area che si estende tra i comuni di Ariano nel Polesine, Corbola e Taglio di Po - dove sorgono già 4 stabilimenti importanti, sempre afferenti all’azienda Erica, società che ha sede legale a Roncofreddo, in provincia di Forlì Cesena, c’è il progetto per ampliare un impianto. Il nuovo insediamento si dovrebbe realizzare proprio a Taglio di Po, dove insiste già uno stabilimento da un milione e 400mila polli da uova.

Il vicesindaco di Taglio di Po Matteo Sacchetto alza le mani e spiega che il “no” che il Comune può dare riguarda solo i parametri urbanistici. Sull’impatto ambientale è la Provincia che si esprime e autorizza. “Il progetto è stato presentato il 24 di novembre - spiega Sacchetto - in provincia dalla società agricola Erica, che ha ripreso un progetto già presentato da stessa azienda nel 2017. Il progetto nuovo però è ampliato cioè raddoppia i capi che sono presenti, che arrivano ad essere 295mila. Nel territorio abbiamo già impianti di questo genere ed emanano odori, soprattutto verso la frazione di Mazzorno. L’azienda ha presentato il progetto garantendo che questi problemi non ci saranno, così come hanno assicurato che dal punto di vista sanitario (problemi come la pollina e l’ammoniaca che si sprigiona nell’aria) o altre immissioni, non ci saranno”.

Per il resto, appunto, alza le braccia: “Il Comune si esprime solo per la regolarità urbanistica, mentre per la regolarità del progetto e la conformità dello stesso alle norme ambientali, è tutto di competenza della Provincia”.

Non ci sono grandi armi per bloccarlo? “Il nostro dirigente architetto Paola Dian - continua il vicesindaco - ha già presentato il 28 di dicembre le osservazioni a questo progetto tra queste osservazioni al progetto e tra queste osservazioni ci sono anche delle non conformità urbanistiche”.

C’è un’altra argomentazione a favore del “no” all’ennesimo allevamento di polli ed è la vocazione turistica di questo paradiso del Delta. L’assessore regionale Cristiano Corazzari in particolare sta valutando se l’impatto da questo punto di vista è penalizzante. Ma il punto rimane ancora vivo: regione e provincia hanno i numeri per poterlo bloccare, vogliono bloccarlo? “E’ un punto essenziale - risponde ancora Sacchetto - che destinazione vogliamo dare al nostro territorio? A parole diciamo che la sua vocazione è turistica e naturalistica, ma di fatto stiamo diventando terra di conquista di allevamenti anche intensivi di questo genere con le conseguenti problematiche di immissioni di odori e problemi sanitari. Abbiamo interessato in particolar modo l'assessore regionale Corazzari e con La Provincia abbiamo cercato di fare fronte comune per trovare il modo di capire proprio come regolamentare questo tipo di progetti. Devo dire che abbiamo trovato anche sensibilità da parte dell'Ente Parco Delta del Po per trovare una soluzione e bloccare quanto meno imponendo dei vincoli cercando degli strumenti urbanistici e ambientali per cercare di quanto meno moderarese non bloccare questo tipo di interventi nel nostro territorio”.

Cosa ci dobbiamo aspettare? “Il nostro scopo è quello di tutelare il nostro ambiente nulla in contrario all'attività imprenditoriale della società Erica che ha il suo interesse economico ma noi dobbiamo difendere le nostre frazioni, i nostri cittadini e il nostro territorio”, conclude il vicesindaco Sacchetto.

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