"Mio fratello e i suoi figli sono morti, sono disperato"

ROVIGO - "Sono distrutto". Luca Silvestrone, imprenditore e dirigente di associazioni di categoria, ravennate d'origine ma polesano d'adozione, è disperato. Ha perso il fratello, Andrea, e due nipoti, i figli di Andrea, nel terribile incidente che si è verificato questa mattina, 4 febbraio, sulla A14, all'altezza di Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno.

Luca Silvestrone ha vissuto tanti anni a Rovigo, fino al 2015 circa. Qui vive ancora sua figlia, e qui torna, "praticamente ogni settimana, per lavoro", racconta, nella sua nuova veste di presidente di Confederimpresa. Ai tempi in cui viveva qui, aveva fondato Assimpresa, oltre ad imbarcarsi in varie altre avventure associative e imprenditoriali. Ultima nota di cronaca datata 2014, quando cercò di rilevare il Cagliari calcio.

Il fratello Andrea, 50 anni, invece, ha sempre vissuto a Ravenna salvo trasferirsi, qualche anno fa, in Abruzzo. Dopo che gli è stata diagnosticata la sclerosi multipla, era diventato un conosciuto tennista paralimpico. Aveva tre figli. Tutti e tre, questa mattina, viaggiavano con lui: avrebbero dovuto tornare a Ravenna, a trovare la famiglia. La loro corsa è tragicamente finita in una galleria dell'autostrada, dove l'auto su cui viaggiavano si è scontrata frontalmente contro un camion.

Andrea Silvestrone, non ce l'ha fatta. E' morto sul colpo. Come lui, due dei bambini, rispettivamente di 8 e 14 anni. Il terzo figlio, 12 anni, è vivo: elitrasportato all’ospedale Torrette di Ancona, "è ricoverato in prognosi riservata", riferisce zio Luca, che oggi lo è andato a trovare, per poi raggiungere la madre, a Sulmona. 

"Non sappiamo ancora cosa sia accaduto. Aspettiamo di capire la dinamica dell'incidente. Sono distrutto", le poche parole che confida dall'Abruzzo.