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Adria International Raceway, la complessa vicenda legale impedisce la riapertura

A distanza di un anno la situazione all'autodromo è ancora bloccata, ma il sostegno dei fan delle quattro ruote si fa sentire

ADRIA - Autodromo ancora in sosta con le quattro frecce. L'autodromo di Adria è al centro di una complessa vicenda legale che ne ha impedito la riapertura da più di un anno, nonostante gli appassionati delle quattro ruote continuino a richiederne l'apertura tramite la pagina Facebook "Salviamo l'autodromo di Adria".

L'avvocato Antonio Cavallaro sembra essere determinato a fare il possibile per far ripartire l'impianto adriese, che rappresenta una risorsa importante per il turismo e l'economia locale del Polesine. L'Adria International Raceway è un impianto importante per il mondo del motorsport, che ha visto la partecipazione di piloti famosi come Max Biaggi, Loris Capirossi, e Pecco Bagnaia. 

Nonostante la situazione sembri bloccata a causa della complessa disputa tra la proprietà e i gestori passati e presenti, l'avvocato Cavallaro sta seguendo da vicino la questione e sta lavorando per far ripartire l'Adria International Raceway. La sua determinazione è incoraggiante per gli appassionati delle quattro ruote che sperano di poter tornare a godere dell'emozione delle gare in questo circuito.

L'autodromo, rappresenta un punto di forza straordinario per il Polesine. "Speriamo che la questione legale possa essere risolta presto e che l'autodromo possa tornare a pieno regime, per il piacere di tutti gli appassionati delle quattro ruote e per il bene dell'economia e del turismo locale", si legge nei commenti della pagina Facebook a sostegno dell'Adria International Raceway.

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