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ADRIA

Arlecchino e Pantalone a scuola

Festa di Carnevale nel plesso della scuola Anna Frank con due attori della compagnia el Tanbarelo

Arlecchino e Pantalone a scuola

ADRIA - Il Carnevale è senza dubbio un periodo di festa che va dall’Epifania al mercoledì delle Ceneri che dà inizio alla Quaresima. E’ un periodo di festa, ma non vuoto divertimento fine a se stesso: è festa delle tradizioni, delle usanze popolari, di usi e costumi di un territorio. Il Carnevale è una festa antichissima, poi nel Seicento ha incontrato e in qualche modo si è fuso con la commedia dell’arte, stile di teatro tipicamente veneto.

Così sono diventate protagoniste le maschere. Nel segno della commedia dell’arte è stata vissuta una mattinata di Carnevale nella scuola primaria Anna Frank dell’Istituto comprensivo AdriaDue. La festa ha visto coinvolto tutti gli alunni insieme alle insegnanti e si è svolta nell’atrio del plesso. Per l’occasione sono stati invitati due attori della compagnia teatrale el Tanbarelo di Bellombra: Claudio Zanforlin e Mario Luise per impersonare Pantalone e Arlecchino.

“In questo modo – si legge in una nota della scuola – abbiamo voluto far entrare a scuola la commedia dell’arte, patrimonio storico e culturale della nostra regione, impersonando la maschera veneziana di Pantalone che chiama in suo aiuto Arlecchino per scrivere una lettera alla propria amata”. Tante le risate dei giovani spettatori che hanno applaudito gli attori, ai quali hanno fatto poi una simpatica intervista, trasformandosi in “giornalisti per un giorno”.

Tra le numerose curiosità, hanno scoperto che el Tanbarelo era il calendario della povera gente, rappresentato da un pezzo di legno appeso davanti alla bottega del paese. Ecco come venne spiegato dal maestro bellombrano Peppino Bertaglia quando venne fondata la compagnia: “Poteva la gente sapere che giorno era? Macché, nemmeno per sogno. Vista la non cultura di quei tempi, cos'ha pensato di fare il signor Checo Pivari, titolare della postaria (termine secentesco stante per bottega, ndr) del paese? Un bel calendario facile per tutti. E come? Tagliò sette grossi rami di robinia, dipingendoli tutti con colori diversi, cioè uno per ogni giorno, affinché tutti coloro che andavano a comprare sigari, tabacco da fiuto, chinino o sale, potessero capire che giorno era. Si potrebbe dire che inventò un calendario ‘ruspante’: lo stesso calendario che ci fa soprannominare bellombrani del tanbarelo”.

Zanforlin e Luise hanno poi ricordato i momenti salienti della storia della compagnia, raccontando le origini, i costumi di scena, le prove e gli spettacoli, il tutto accompagnato da una grande amicizia che li lega dal lontano 1982. La festa all’Anna Frank è proseguita con musiche, giochi e lanci di stelle filanti.

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