VOCE
ROVIGO
10.03.2023 - 19:22
ROVIGO - Comunità energetiche, strumento strategico e fondamentale per affrontare non solo la crisi energetica, ma anche le sfide future in ottica di transizione ecologica. È quanto ha ribadito ieri l'assessore regionale Roberto Marcato, presente al convegno sulle Cer, le Comunità energetiche rinnovabili. "Un tema che come Regione Veneto abbiamo a cuore perché rappresenta la vera sfida di oggi - ha confermato - Una sfida alla cui la Regione Veneto ha risposto mettendo a disposizione diversi strumenti a tutti gli attori del territorio. La legge regionale che costituisce le comunità energetiche nasce da una sintesi di tre progetti di legge ed è stata poi votata all'unanimità, segnale importante. Questa legge promuove la conoscenza delle comunità energetiche, offrendo nuove e concrete opportunità a tutti i veneti, cittadini, professionisti, aziende e istituzioni".
Le comunità energetiche e i gruppi di autoconsumatori sono associazioni volontarie ed aperte con lo scopo principale di autoprodurre energia per il loro consumo, senza scopo di lucro. “Un tema interessante ed importante dal punto di vista delle energie rinnovabili - ha proseguito Marcato - siamo una regione che non ha ventilazione e di conseguenza il tema eolico non è sviluppabile. Sul tema del nucleare ad oggi la norma impedisce di fare impianti di questa natura e anche se fosse possibile rimane sempre il nodo di dove farlo ed il fatto che, per fare il nuovo nucleare, servono anche 30 anni e noi abbiamo bisogno di energia da subito".
L’autoproduzione e la distribuzione di energia da fonti rinnovabili è competitiva e rappresenta una opportunità di sviluppo locale in chiave di sostenibilità ed economia circolare. Le comunità energetiche rappresentano, quindi, un modello innovativo di approvvigionamento, distribuzione e consumo di energia con l’obiettivo di agevolare la produzione e lo scambio di energie generate da fonti rinnovabili, l’efficientamento e la riduzione dei consumi energetici. “Siamo in attesa dal Governo dei decreti attuativi e delle relative risorse - ha precisato - Nel frattempo, informando il territorio, la Regione lavora per coinvolgere tutti gli attori e garantire che siano pronti e organizzati a raccogliere la sfida in maniera più adeguata. Il nostro obiettivo resta, comunque, l’autonomia anche in campo energetico”.
La Regione diventa quindi protagonista poiché ha il compito di definire le policy, mettere a sistema strumenti e creare rete tra territori ed enti in direzione di un cambio di passo indispensabile. "Un'opportunità di conoscenza e consapevolezza dei passaggi che si stanno facendo - ha aggiunto Enrico Ferrarese, presidente della Provincia - Questa è una fase fondamentale in cui il rischio è di essere allontanati dagli obiettivi da portatori di interesse. Occorre avere fiducia nei confronti della Regione, con cui c'è dialogo perché sul tema dobbiamo essere tempestivi ma efficaci. Senza coordinamento l'amministratore locale rischia di essere in balia di questi portatori d'interesse dimenticando quello che sta di base all'opportunità di sviluppare comunità energetiche. Si tratta di un ruolo di grande responsabilità non solo economica ma anche politica, e di serietà nei confronti dei cittadini e delle aziende. Il nostro ruolo, come Provincia, è di essere vicino ai territori e ai sindaci perché possiamo essere elemento di coordinamento e supporto su un tema così delicato”.
Attraverso la legge regionale dedicata la Regione, mediante lo stanziamento di risorse e la stipula di protocolli d’intesa e collaborazione con i distributori locali di energia e con Gse, mira quindi a promuovere, sostenere e favorire la costituzione delle comunità energetiche e degli Aerac (autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente). Ma anche a favorire Comuni e gestori pubblici di edilizia residenziale per le attività correlate alla loro diffusione e realizzazione semplificando e uniformando i procedimenti autorizzatori correlati alla costituzione della comunità.
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