Ad aprile chiude anche "Fuori dal Comune"

ROVIGO - Per i dipendenti del Comune, per i politici di passaggio tra Palazzo Celio, la Prefettura e Palazzo Nodari, per i dipendenti della Pubblica amministrazione e del tribunale e - diciamolo pure - per i giornalisti di Rovigo in cerca di rifugio prima di andare a caccia di notizie, è il bar di passaggio, quello dove prendere un caffè di ottima qualità e scambiare due chiacchiere con l’effervescente e sempre vivace “Manu”.

Ma tra Covid, crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina, affitti insostenibili e costi che non compensano le entrate, anche questa ennesima colonna portante del centro di Rovigo, chiude i battenti. A fine Aprile serrande abbassate per il Bar “Fuori dal Comune”, in vicolo Zanella. Il bar è già pronto per chi volesse prenderne le redini ed Emanuela Marcello continuerà a lavorare indefessamente, come ha sempre fatto, con uno dei caffé più buoni di Rovigo, fino a fine aprile.

Una scelta non semplice nemmeno per lei, che ha dovuto cavalcare da sola una crisi non comune e di cui, in troppi anche a Rovigo, ne stanno pagando le conseguenze.