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Occhiobello

Il Comune rivendica la propria guerra ai pesticidi

Anche il sindaco Sondra Coizzi presente a Roma in occasione dell’evento “I territori amano il Bio”.

Il Comune rivendica la propria guerra ai pesticidi

OCCHIOBELLO - Sono quasi cento i “Comuni Liberi dai pesticidi”, che il 29 marzo scorso si sono incontrati a Roma in occasione dell’evento “I territori amano il Bio”, organizzato dal progetto “Cambia la Terra”, promosso da FederBio con Legambiente, Lipu, Medici per l’Ambiente, Slow Food e Wwf. E tra i tanti amministratori in rappresentanza dei comuni aderenti era presente anche Sondra Coizzi, sindaco di Occhiobello, Comune che già dal 2017 si sta impegnando per una graduale riduzione dell’uso dei pesticidi in tutte le aree verdi pubbliche, fino ad arrivare, questo auspicano gli attuali amministratori, alla loro eliminazione totale.

Un grande impegno che Coizzi ha potuto discutere e dibattere con i colleghi che hanno partecipato all’assemblea, affrontando, nel contempo, tutte le proposte e, in particolare, la realizzazione di un database che andrà a raccogliere tutte le ordinanze emesse dalle amministrazioni pubbliche che vanno nella direzione di un territorio libero da sostanze chimiche, in agricoltura, nelle aree verdi ma anche nelle mense pubbliche e, conseguentemente, nelle scuole. Il database sarà disponibile sul sito di “Cambia la Terra” e rappresenta un importante strumento di facilitazione per tutte le realtà che desiderano avviare politiche a supporto della transizione ecologica.

 Impegno e volontà politica che Sondra Coizzi ha immediatamente mutuato all’interno delle azioni da intraprendere sul proprio territorio, azioni che, secondo il sindaco di Occhiobello, dovrebbero essere sostenute di più e meglio: “Aver aderito al gruppo di ‘Comuni liberi dai pesticidi’ è cosa davvero importante. Noi ne siamo entusiasti e crediamo che le adesioni siano destinate a crescere, anche perché, per ora, siamo più o meno un centinaio. Uno degli argomenti importanti che abbiamo sollevato è il costo di tutte quelle pratiche finalizzate al controllo dell’ambiente e alla gestione del verde pubblico, attività costose che alla fine vanno a gravare in modo sensibile sul bilancio. Per questo abbiamo ritenuto necessario affermare che, a favore di quei Comuni che hanno fatto la scelta importante di bandire i pesticidi dal proprio territorio, il Governo, attraverso i ministeri competenti, debba farsi sentire maggiormente, proprio in termini di contributi economici. Gli sfalci devono essere garantiti, possibilmente senza aumenti di spesa per le casse delle amministrazioni. Senza utilizzare deterrenti chimici, è evidente, dobbiamo essere più presenti, altrimenti le infestanti prolifereranno. Tra l’altro si stanno presentando nuove specie, sempre più aggressive, che creano qualche problema alle ciclabili e agli animali. Da una parte si spinge, giustamente, per la transizione ecologica, noi si cerca di portarla avanti a tutti i livelli ma ci sono sempre meno risorse e i cittadini, appena l’erba si alza, alzano in parallelo le proteste. Il Governo deve usare maggiore attenzione nei confronti di queste problematiche. Questo è quanto ho portato, a livello d’esperienza, al congresso, e il mio intervento è stato ampiamente condiviso dai colleghi. Non utilizzare i pesticidi è un pregio per il territorio, i comuni virtuosi, in questo senso, devono essere supportati”.

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