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IL GIALLO DI ARIANO

Il vicino di casa: "Io non c'entro niente, devo vedere il mio avvocato"

Si infittisce il mistero della morte di Rkia Hannaoui

ARIANO NEL POLESINE - E’ stato chiamato dai bambini di Rkia Hannaoui, bimbi di 8 e 11 anni che sono abituati a giocare con lui, ogni giorno e che probabilmente lo considerano un nonno. Ed è l’uomo che ha visto tutto. Ma ora - comprensibilmente, visto che non è stata trovata l’arma del delitto e che si tratta di un’indagine pesante, per omicidio - Giacomo Stella si è rivolto al suo avvocato.

Un uomo molto mite Stella e conosciuto in paese, che ha la sua età e che mette subito le mani avanti davanti alle domande e alle illazioni: “Io non c’entro niente, non posso dire niente, devo vedere il mio avvocato oggi. Non c’entro niente per niente, non so cosa sia successo. So che ho chiamato l’ambulanza - ricostruisce il pomeriggio del 28 marzo Stella che prima di andare in pensione aveva un’attività ittica - mi hanno chiamato i bambini, ho chiamato l’ambulanza e altro non so, qui c’è gente dappertutto siamo in alto mare”.

L’anziano è confuso e ribadisce che non sta bene, che non ha molta memoria e che non ci sente bene. Era in casa, dice, quando sono arrivati a chiamarlo i bambini, ma non ha sentito lo sparo? Si innervosisce l’uomo: “Lascia stare, per carità, sono discorsi che mi hanno fatto anche i carabinieri tante volte, cosa ha sentito? Cosa vuole che senta io che non sento tanto bene e ho la memoria che non va, lasci stare”.

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