VOCE
02.04.2023 - 08:47
Al giorno d’oggi, sono molte le domande che i conducenti di autoveicoli si pongono riguardo le sanzioni relative al mancato utilizzo della cintura di sicurezza da parte del passeggero.
Partendo dalle disposizioni del Codice della Strada, che nell’art. 172 afferma che:
è obbligatorio per tutti, conducenti e passeggeri dei veicoli, sui sedili anteriori e posteriori, usare le cinture per gli adulti e, per i bambini di statura inferiore a 1,50 m. sistemi di ritenuta omologati ed adeguati al loro peso
è possibile fornire risposte circa un argomento tanto discusso.
Inoltre, i nostri esperti di Infortunistica Stradale, pongono l'attenzione sull’ordinanza n. 2531/19 della corte di Cassazione del 30 Gennaio 2019:
se il passeggero viaggia senza cintura, sia esso seduto davanti o dietro, il conducente del veicolo ne è responsabile, anche a livello penale.
E’ bene, però, fare chiarezza su diversi punti della questione ed effettivamente comprendere a quali sanzioni è soggetto il conducente in caso di incidente stradale.
Indossare la cintura di sicurezza in macchina è un obbligo previsto dalla Legge.
A tal riguardo, nel caso in cui questo obbligo non venisse rispettato, si può incombere in una sanzione pecuniaria che va da € 83,00 a € 332,00 di multa.
A pagarla è colui che non indossa la cintura di sicurezza.
E’ importante, però, specificare che:
se il conducente guida senza cintura va incontro alla multa oltre che alla decurtazione di 5 punti della patente;
se il passeggero maggiorenne viaggia senza cintura, la sanzione è a suo carico (ma non gli vengono tolti punti dalla patente);
se ci sono minori senza cintura la multa è a carico del conducente. Tuttavia, qualora sul veicolo sia presente un soggetto tenuto alla sorveglianza del minore (come un genitore), è su quest’ultimo che ricade la responsabilità della violazione.
In più, se il conducente, nel giro di due anni, viene fermato nuovamente per mancata esecuzione dell’obbligo d’indossare la cintura, scatta la sospensione della patente da quindici giorni a due mesi.
Il conducente, ancor prima di mettere in moto l’autoveicolo, è obbligato quindi ad assicurarsi che tutti i passeggeri al suo interno indossino la cintura di sicurezza.
Lo stesso, in caso di rifiuto da parte di questi, ha il diritto e dovere di non farli salire a bordo o di non iniziare né proseguire la marcia.
Non si tratta solamente di un obbligo morale, ma si tratta di una situazione per la quale, se non rispettata, il conducente potrebbe andare incontro a sanzioni legislative.
Difatti, in caso di incidente stradale, se il passeggero dovesse subire lesioni gravi o, nel peggiore dei casi, perdere la vita, la responsabilità penale ricadrebbe sul conducente del mezzo (ovviamente se il sinistro è stato causato per sua colpa).
Perciò, il conducente dovrà rispondere del reato di lesioni gravi o di omicidio stradale.
Per quanto riguarda la responsabilità civile, invece, egli è sì responsabile del pagamento di eventuali danni causati al passeggero in caso di incidente stradale, ma il risarcimento è ridotto, per concorso di colpa, se il passeggero non dimostra che indossava la cintura di sicurezza al momento del sinistro.
Attualmente, chi cagiona colposamente la morte di una persona violando le norme del codice della strada, è punito con la reclusione da due a sette anni.
La pena per chi cagiona lesioni personali, invece, va da tre mesi a un anno (se si tratta di lesioni gravi) e da uno a tre anni (in caso di lesioni gravissime).
Al fine di evitare eventuali sanzioni economiche, o, nel peggiore dei casi, penali, assicurati che quando un passeggero entra nella tua macchina si allacci la cintura di sicurezza!
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