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ROVIGO

Fipe premia la pizza rodigina

I pizzaioli di Rovigo: "I nostri clienti sono soddisfatti sia del prezzo che del prodotto, ma far quadrare i conti a fine mese non è facile"

ROVIGO - A Rovigo Pizza buona e poco costosa! Lo affermano i clienti delle pizzerie ma anche gli esercenti stessi. Il report della Fipe, che premia Rovigo come città italiana dove si paga meno pizza e bibita, in media 8,09 euro, è stato analizzato direttamente da chi la pizza la impasta e cucina tutti i giorni.

I pizzaioli ed esercenti di Rovigo ci mettono il cuore nel loro lavoro ma soprattutto la testa nel far quadrare i conti a fine mese, dopo tutti i rincari che sono arrivati negli ultimi 12 mesi. Materie prime e costi dell'energia sono le voci che pesano di più sulle attività di ristorazione, gli esercenti si sono difesi cercando di non pesare troppo sulle tasche dei clienti e cercano di dividere a metà il "danno" dei rincari. A Rovigo gli aumenti delle pizze si sono attestati in media a 50 centesimi, ma i ristoratori stanno sperando che i prezzi dei loro fornitori si ridimensionino al più presto.

"Abbiamo dovuto apportare delle modifiche ai nostri menù, aumentando di 50 centesimi il listino, ciò ci permette di abbassare un po' l'impatto del costo sulle materie prime e dell'energia elettrica - spiega Stefano - Con l'avvento della nuova mostra di Palazzo Roverella, e quindi con l'arrivo di molti turisti, ci rendiamo conto che la nostra clientela rimane soddisfatta, sia dal prodotto che mangiano, sia del prezzo che pagano, perché lo trovano leggermente più basso rispetto al prezzo che pagherebbero nelle loro città di origine come Milano, Roma Firenze".

Non ci sono solamente pizzerie centrali, a Rovigo c'è chi lavora con la propria clientela storica, come Remigio: "Noi non abbiamo assolutamente rincarato i prezzi, ma siamo rimasti fermi, grazie al fatto che essendo presenti da 40 anni e avendo una clientela molto affezionata, abbiamo voluto fare un sacrificio per tenere tutti i nostri clienti e non perderli. Noi possiamo contare solo sui nostri clienti fidelizzati, non abbiamo turisti e non ci troviamo sulla via principale. Abbiamo perso qualcosa nei guadagni perché ci sono stati dei rincari. Adesso i fornitori delle grandi ditte stanno leggermente calando i prezzi: non torneremo mai ai prezzi di prima, ma è già qualcosa”. Per Remigio, Rovigo è da sempre poco costosa: "Sono convinto che qui ci siano i prezzi più bassi di tutti, lo è sempre stato, non è da adesso, non è una cosa nuovo, basta passare l'Adige e i prezzi sono nettamente più alti".

Dividere a metà il male dei rincari per non pesare solamente sui clienti, per Andrea è la ricetta di questi mesi di "prezzi pazzi": "Abbiamo rincarato poco rispetto agli aumenti che abbiamo avuto. Sicuramente Rovigo non è Milano e di conseguenza bisogna cercare di capire la clientela che abbiamo, ci siamo messi anche noi la mano sul cuore".

L'attenzione al cliente senza fargli mancare la qualità del prodotto che mangia è fondamentale per Alessandra: "Ci hanno aumentato tutti i prezzi delle materie prime e noi purtroppo abbiamo dovuto aumentare un po' i prezzi, nel mio locale abbiamo aumentato di circa 50 centesimi a pizza però ho mantenuto la stessa qualità dei prodotti".

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