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ROVIGO

"Si può fare molto altro anziché abbattere un animale"

I rodigini si esprimono sul caso dell'orsa Jj4 e la drammatica tragedia che ha coinvolto il giovane runner Andrea Papi

ROVIGO - La drammatica tragedia che ha coinvolto il giovane runner ventiseienne, Andrea Papi, tra i monti del Trentino Alto Adige, aggredito dall’orsa Jj4, ha sconvolto tutta l’Italia sia per la presenza di una vittima sia per una situazione che per molti è stata mal gestita. Il ripopolamento delle zone alpine con questi grandi carnivori è sfociato in un atto che si poteva evitare. Attualmente è stata sospesa l’ordinanza di abbattimento del grande mammifero e i rodigini pensano tutti che la colpa non sia dell’animale, ma di chi ha fatto sì che un fatto del genere potesse capitare.

Dice, infatti, Giovanna: “Quando ho appreso la notizia, ho provato una grande pena da un lato per la perdita di una giovane vita dall’altro per l’accanimento mediatico nei confronti di un animale che sappiamo già come è. Si può fare molto altro anziché abbattere un animale, ad esempio ci si può organizzare per spostare questi orsi in zone più protette o comunque in territori in cui possano convivere felicemente con l’uomo. È una tragedia da entrambe le parti perché l’orsa, alla fine, ha fatto ciò che farebbe con qualunque altro essere vivente in caso di pericolo”.

Lo stesso pensa Marianna che aggiunge: “Io credo che l’uomo si sia spinto troppo oltre. L’essere umano dovrebbe fare un passo indietro perché la natura deve fare il suo corso e con lei gli animali che la popolano. Non è possibile sentire queste notizie e non è immaginabile che la prima soluzione pensata sia stata quella di abbattere l’animale. Bisogna portare più rispetto per la natura”.

Anche Beatrice ha questa opinione: “La colpa non è di certo dell’orso che è un animale come tanti altri e che probabilmente ha reagito rispetto a qualcosa che è avvenuto. È chiaro che è stata una pagina drammatica, ma dall’altro lato le istituzioni dovranno capire come fare per risolvere il problema senza ovviamente abbattere l’animale perché non avrebbe senso”.

Enrico conclude: “Questa pagina è stata fin troppo reiterata, si tratta di una mera casualità. Dobbiamo lasciare libera l’orsa, non ha alcuna colpa per quanto è successo, i problemi sono altri. Manteniamo lo stato di natura come deve essere ed evitiamo certi pensieri che in una situazione simile non hanno nemmeno senso”.

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