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Ogni famiglia è come un albero

Mercoledì alle 21 l'incontro con la psicologa Ameya Gabriella Canovi

CORBOLA - L'ultimo libro della nota psicologa Ameya Gabriella Canovi affronta il delicato tema dei rapporti familiari, alla genesi della vita di ciascuno, e li correla alle parti di un albero: le radici possono essere forti e resistenti oppure fragili. A seconda del proprio vissuto avremo foreste rigogliose oppure poco accoglienti.

Domani sera, mercoledì 19 aprile alle 21, in biblioteca comunale (in piazza Martiri 17) a Corbola, la Canovi, esperta nello studio delle relazioni familiari e della dipendenza affettiva, presenterà il suo ultimo libro, “Di troppa (o poca) famiglia”, freschissimo di stampa per Sperling&Kupfer.

L’autrice parte dal presupposto che ogni nucleo familiare è come un albero: le radici, forti oppure fragili, lo nutrono e sostengono, e i rami crescono dando origine, in alcuni casi, a foglie e frutti, in altri restando “a maggese”. 

Trovare il coraggio di prendere il proprio vissuto e addentrarsi in quel bosco alla scoperta delle tracce di chi ci ha preceduto non è facile. Spesso, però, è l’unico modo per conoscere davvero se stessi. E’ questo il viaggio in cui ci accompagna la Canovi: fra trattazione, ricordi personali, soste riflessive e testimonianze in cui ogni lettore può riconoscersi, dimostra come ricostruire la propria storia familiare sia fondamentale per scoprire le proprie eredità emotive, la presenza di traumi transgenerazionali, il modo in cui ci relazioniamo a noi stessi e agli altri. Modera Sarah Crepaldi.

Ameya Gabriella Canovi, psicologa e PhD, ha una lunga esperienza di sostegno a persone imprigionate in relazioni disfunzionali. Conduce seminari e corsi di crescita personale. Collabora con Radio Capital. L’incontro è organizzato con la collaborazione del Comune di Corbola nell’ambito di Polesine Incontri con l’autore, rassegna promossa dalla Provincia di Rovigo, in collaborazione con i Comuni del Sistema bibliotecario provinciale e Fondazione Aida. L’ingresso è libero, è possibile prenotare compilando il modulo disponibile sul sito della Fondazione Aida. In caso di raggiungimento del numero di posti disponibili la prenotazione rappresenterà titolo di accesso preferenziale.

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