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ROVIGO

I palloncini spiccano il volo per finire nello stomaco delle tartarughe

Plastic Free lancia la petizione per proteggere il mare e i suoi abitanti: "Vanno vietati"

ROVIGO - Vi siete mai chiesti che cosa accade ad un palloncino liberato in cielo e che vola via lontano? La risposta è semplice: prima o poi scoppia e si posa da qualche parte. Parte da qui la riflessione di Plastic Free.

"Quello che resta del palloncino e del nastrino che serve a reggerlo - spiega Riccardo Mancin, coordinatore nazionale - finisce in un punto impreciso del pianeta, questo è certo ma è altrettanto certo che questi frammenti finiscono con l’impattare sugli ecosistemi, inquinando e, soprattutto, diventando trappole mortali per la fauna. I brandelli e i pezzi galleggianti finiti in mare assomigliano a meduse o altre forme di vita marina che vengono per cibo e ingeriti da animali come tartarughe marine, pesci e delfini, rimanendo bloccati nel tratto digestivo e causando una morte lenta e dolorosa. Anche gli uccelli e altre specie della fauna terrestre possono cadere vittima di palloncini e corde di palloncini, alimentandosi con essi o restandovi impigliati e, spesso, strangolati. I palloncini gonfiati ad elio, da sempre utilizzati per scopo ludico e ricreativo, da un po’ di tempo vengono scelti anche per funerali e momenti commemorativi simbolici".

"Proprio per informare e rendere più consapevoli le persone sull’impatto negativo dei palloncini da tempo Plastic Free Onlus, ha deciso di concentrare gli sforzi sulla tematica, dapprima impegnandosi con una petizione che ha raggiunto in breve quasi 30mila firme e successivamente cercando di divulgare ai media e sui propri canali social informazioni utili a cambiare approccio nei confronti dei palloncini. Non solo, ha iniziato a dialogare con le amministrazioni comunali portandole a deliberare una ordinanza ad hoc per vietarne il lancio, riuscendo fino ad oggi a coinvolgere ben 27 Comuni sparsi sulla penisola".

"L’obiettivo principale è quello di aumentare il numero dei Comuni che sposino questa nostra iniziativa ed emanino una ordinanza – commenta Riccardo Mi auguro che agiscano anche tanti Comuni polesani e veneti. Non possiamo impedirne la vendita ma possiamo almeno fare il possibile affinché se ne proibisca il lancio. E’ un segnale di civiltà, non siamo contro i palloncini ma contro il loro volo".

"Dal Centro di Recupero Tartarughe Marine di Calimera (Le) che supportiamo ci arrivano immagini raccapriccianti di tartarughe in difficoltà a causa della plastica e dei palloncini, ci sentiamo dunque in dovere di agire concretamente per limitare il problema e contrastare questa abitudine". I produttori si difendono adducendo come giustificazione la biodegradabilità dei materiali di composizione ma Riccardo Mancin controbatte deciso. "Noi di Plastic Free non molliamo, siamo sempre convinti che tutti i problemi ambientali meritino la giusta attenzione".

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