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ROVIGO

Lavoro in 4 giorni, "Il seme di una nuova società"

L'economista Giorgio Maran presenterà la propria proposta con i sindacati allo Urban Digital Center

Lavoro in 4 giorni, "Il seme di una nuova società"

ROVIGO - “La vera forza della redistribuzione del lavoro e della settimana di quattro giorni è quella di essere in grado di gettare il seme di una società nuova, spostando l’oggetto del compromesso, non più solamente incentrato sui soldi, ma sul tempo. Tempo per sé, per rispondere ai bisogni di relazioni autentiche o di comunità, tempo per sfuggire alla trappola che ci vuole sempre impegnati a produrre o consumare”.

Un giorno in meno per avere di più, è la suggestione di Giorgio Maran, economista e attivista politico nel suo “Quattro giorni: manifesto per la riduzione della settimana lavorativa”. Maran è stato invitato da Articolo Uno Polesine a parlarne e a confrontarsi sabato 29, dalle 17 nell’aula magna dell’Urban Digital Center, lo spazio del Comune di Rovigo dedicato all’innovazione digitale della comunità (via Nicola Badaloni 2).

Una riflessione che coinvolgerà le sindacaliste Federica Franceschi (segretaria generale Filctem-Cgil), Francesca Pizzo (segretaria territoriale Cisl di Padova e Rovigo), Michela Bacchiega (responsabile provinciale Uil per il commercio), il deputato e coordinatore nazionale di Articolo Uno Arturo Scotto, e il giornalista della Voce Alberto Garbellini. Sono previsti interventi dalla platea, con testimonianze sulle esperienze già attivate di settimana lavorativa ridotta a parità di salario.

L’incontro di Articolo Uno Polesine è promosso dall’assessorato alle pari opportunità del Comune di Rovigo (l’assessore Mattia Milan porterà i saluti dell’amministrazione), e verrà introdotto dalla cosegretaria di Articolo Uno Polesine, Elena Paolizzi, e da Nadia Romeo, presidente del consiglio comunale di Rovigo e componente della direzione nazionale del Partito democratico.

Secondo alcuni studi, la settimana lavorativa di quattro giorni a parità di salario potrebbe migliorare il rendimento dei lavoratori e la produttività delle imprese, aiutare a contrastare la povertà nel lavoro, assecondare la transizione verso una società più equa e un’economia più sostenibile.

Osserva Fausto Durante, coordinatore della Consulta delle politiche industriali della Cgil nazionale, nell’introduzione al libro di Giorgio Maran: “La riduzione dell’orario di lavoro non è un tema superato o un ricordo vintage per sindacalisti del secolo scorso, ma è uno degli strumenti più attuali per ricostruire un’idea di valore e di centralità del lavoro e per aiutare la società ad affrontare meglio la nuova rivoluzione industriale e il grande cambiamento digitale”.

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