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CRESPINO

"Dopo aver dato tutto, buona vita comandante!"

Il maresciallo Mario Tosi va in pensione, tre comunità presenti al congedo: "Grazie per aver onorato questa divisa"

CRESPINO - Uno di quei marescialli di una volta, che oggi quasi non li fanno più. Che parlano poco e fanno molto. Che magari di notte suona il telefono, saltano fuori dal letto e salvano una vita. Non è un esempio, lo ha fatto. Che sono i più alti in grado, sul territorio, ma che sono anche i primi a sporcarsi le mani. Che magari alle tre di notte crolla un ponte, loro saltano fuori dal letto e sono i primi ad andare a mettere le transenne, che nessuno si faccia male. E quando arriva il personale addetto, se lo trovano così, il maresciallo, sfiancato dal lavoro, ma con le transenne già messe. Non è un esempio, lo ha fatto.

Che sembrano dei duri, e quando serve lo sono davvero. Ma che sono anche delle paste d'uomo, che aiutano chi è in difficoltà, ma sempre in silenzio, che non si sappia in giro. E neppure questo è un esempio, lo ha fatto, tante volte, con tante famiglie. Che magari, al momento di andare in pensione, la lacrima se la fanno scappare, ma solo dopo 23 anni, dopo avere dato tutto.

Che sono tutto quello che un carabiniere dovrebbe essere e tutto quello che un cittadino vuole che sia un carabiniere. Questo è quello che è Mauro Tosi, per 23 anni comandante della stazione carabinieri di Crespino, grado luogotenente - che è il massimo raggiungibile per un sottufficiale - ma per tutti il maresciallo, che alla fine è quella la parola magica, che vuole dire che sei l'autorità del paese e che il paese ti vuole bene.

Il maresciallo Tosi dal 1° maggio sarà in congedo. E si è trovato, nella mattinata di sabato 29 aprile, una di quelle sorprese che non sono da tutti, ma solo per chi si è fatto volere bene. I sindaci dei tre Comuni - oltre a Crespino anche Gavello e Villanova Marchesana - di sua competenza, e per Crespino anche tutti i predecessori della attuale prima cittadina, Angela Zambelli; la gente dei tre Comuni e le associazioni e le autorità. Non è da tutti, davvero.

Come gli ha voluto dire, con grande affetto, il maggiore Giovanni Truglio, comandante della Compagnia di Rovigo, dalla quale dipende la stazione di Crespino: "Quello che hai seminato negli anni, Mauro, si vede oggi - ha detto - Tutte queste persone, tutto questo affetto, non si vedono a ogni congedo. Grazie per avere onorato questa divisa e i valori dell'Arma".

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