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L'INCHIESTA

Aumenti da paura: "Ma alla pasta non rinunciamo"

I rodigini non ci pensano proprio a rinunciare ad un piatto di penne o spaghetti

Il prezzo della pasta aumenta, ma i rodigini non ci pensano proprio a rinunciare ad un piatto di penne o spaghetti per pranzo o cena. L’inflazione è tornata a colpire il carrello della spesa. Fare la spesa è diventato sempre più un salasso. Secondo una breve indagine compiuta all’esterno dei maggiori supermercati della città, il costo della spesa media settimanale sembra essere lievitato in un anno del circa 30 per cento. A farne le spese, soprattutto le famiglie monoreddito e i pensionati.

“Non è solo la pasta ad essere aumentata, ma i prezzi sono cresciuti un po' per tutti i generi alimentari – spiega Danilo - Alcuni alimenti hanno visto un incremento di prezzo anche del 40 per cento. Sempre più care frutta e verdura”. Preoccupata per gli aumenti anche Maria Grazia: “La pasta è aumentata ma anche molti altri prodotti. Per risparmiare cerchiamo di limitarne il consumo o magari di scegliere marche più economiche. È davvero difficile rinunciare infatti alla pasta, fa parte della nostra tradizione, soprattutto per pranzo. Un piatto di spaghetti al pomodoro o al ragù, oltre ad essere veloce da preparare, dà le energie necessarie per affrontare pomeriggi di lavoro e di sport”.

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