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GUARDA VENETA

Polizia a caccia di vandali dei rifiuti

Controlli e precauzioni per prevenire ulteriori abbandoni e la creazione di una discarica a cielo aperto

GUARDA VENETA - In primo luogo, le indagini per scoprire chi abbia trasformato lo scolo in località Barbina, nel Comune di Guarda Veneta, in una discarica, riversandovi dentro decine e decine di sacchi neri, pieni di rifiuti di vario tipo, ma che appaiono, alle prime analisi, di provenienza domestica, non industriale; poi, tutti i controlli e le precauzioni necessarie a fare in modo che nessuno possa neppure più pensare di adibire l’area a scarico di immondizia.

Sono le due direttrici di azione lungo le quali si è immediatamente attivata la Polizia Locale Associata del Medio Polesine, guidata dal comandante Silvio Trevisan. Dopo il primo sopralluogo, nell’immediatezza, non appena scoperto il vergognoso episodio, si è proceduto al recupero dei sacchi e, nella mattinata di giovedì 4 maggio, sono scattate le indagini per risalire ai responsabili dell’abbandono.

Le tecniche impiegate dalla Polizia Locale Associata del Medio Polesine, infatti, già in passato hanno consentito, a partire dalla tipologia di rifiuto abbandonato, di individuarne la provenienza. A questa maniera di procedere si affiancano, poi, i dispositivi e le dotazioni tecnologiche delle quali il corpo dispone, proprio in virtù della sua natura associata, che consente di contare su risorse maggiori rispetto a quelle che avrebbe un singolo comune e che è quindi possibile investire in attrezzature e tecnologia.

Questo aspetto si rivelerà fondamentale anche per attuare un piano di controllo dell’area, di per sé splendida, immersa nella campagna tra Guarda Veneta, Pontecchio e Bosaro, in maniera che nessuno possa più sfruttarla per disfarsi di rifiuti.

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