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ROVIGO

"Un lavoratore su 4 è a rischio povertà"

Più di 800 i lavoratori polesani che sabato raggiungeranno Milano per partecipare alla mobilitazione di Cgil Cisl Uil

ROVIGO - Saranno più di 800 i lavoratori polesani che sabato raggiungeranno Milano per partecipare alla mobilitazione di Cgil Cisl Uil, la seconda delle tre previste a maggio, per sostenere le richieste contenute nella Piattaforma unitaria avanzate dai sindacati nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali.

Diverse le richieste al Governo avanzate dalle tre sigle: l'aumento dei salari di fronte all’inflazione che erode il potere d’acquisto, una riforma fiscale che punti sulla progressività e senza flat tax, la difesa dei servizi pubblici a partire dalla sanità, la lotta alla precarietà, una vera modifica strutturale della riforma Fornero, la riduzione della precarietà e una serie battaglia per azzerare i morti sul lavoro.

"Con questo governo il confronto con il mondo del lavoro è scomparso - tuona il segretario della Cgil polesana Pieralberto Colombo - dalle pensioni alle politiche sociali e sanità ci sono sono mere comunicazioni. Decisioni che rispetto alle proposte dei sindacati vanno nella direzione opposta. Non è questa la modalità che ci consente di valorizzare il lavoro e ridare forza e lavoro si contratti".

"Abbiamo calcolato che, in media, l’inflazione ha eroso ben 2 mensilità - fa sapere Colombo - Un lavoratore su 4 è a rischio povertà. Si allarga, poi, sempre di più la maglia dei contratti determinato, senza contare che l’incremento dell’utilizzo dei voucher avrà come risultato l’incremento della precarietà". Preoccupazione anche per il futuro della sanità pubblica. "La sanità sta pagando un duro prezzo dalla carenza di investimenti e blocco delle assunzioni - spiega il segretario della Uil di Rovigo Gino Gregnanin - Serve una riforma vera, oggi i medici di base non si trovano, scappano tutti nella sanità privata. I medici del pronto soccorso sono vittime di aggressioni e non sono tutelati. C’è poi la piaga dell’alto numero di morti e gravi infortuni sul lavoro, di cui il Polesine vanta un preoccupante primato".

Urgente, poi, secondo il numero uno della Cisl di Padova e Rovigo Samuel Scavazzin, tassare l’extra profitto delle multinazionali. "Ci sono tante piccole - medie aziende che pagano le tasse ma poi le multinazionali non le pagano - fa notare il sindacalista della Cisl - questo crea un disequilibrio che va colmato. Senza contare la necessità di un patto che argini la speculazione: i prezzi delle materie prime diminuiscono ma l’inflazione non sembra fare lo stesso. Servono più controlli oltre che un adeguamento degli stipendi al costo della vita”.

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