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ROVIGO

La cultura che fa girare l'economia

Il mondo del commercio e della ristorazione di Rovigo è entusiasta degli ottimi risultati delle mostre al Roverella

ROVIGO - Il mondo del commercio e della ristorazione è entusiasta degli ottimi risultati che la mostra a palazzo Roverella “Renoir, l’alba di un nuovo classicismo” sta ottenendo in termini di visitatori che ricadono sulle attività del centro storico. Tra libri, qualche caffè e una pausa pranzo, un maggior movimento c’è, tanto che alcune attività hanno deciso di aprire in altri orari per favorire il turismo. Tutto questo è la prova che la cultura fa girare l’economia, come ha ben intuito la Fondazione Cariparo che anno dopo anno offre alla città di Rovigo la possibilità di avere in centro mostre che attirano visitatori da tutta Italia e, a volte, non solo.

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Dice, infatti, Marco: “La nostra attività è proprio di fronte a palazzo Roverella, dunque vediamo concretamente quante persone si muovono per il centro storico. Spesso, appena finisce la visita, fanno un salto da noi e questo significa che c’è un movimento importante, soprattutto nei fine settimana. Mi auguro che questo movimento sia generalizzato, che tutte le attività possano essere coinvolte e speriamo che ci siano ancora mostre che portano così tante persone perché sono davvero la linfa della città”.

Dello stesso parere è Joe che commenta: “Siamo molto contenti dell’afflusso di gente in centro storico. In particolare, durante il fine settimana, siamo praticamente invasi dai turisti che arrivano e non possiamo che ringraziare la fondazione Cariparo per aver permesso, ancora una volta, a Rovigo di diventare meta turistica”.

Paolo aggiunge: “Ancora una volta, questa esposizione è la prova che con la cultura si può far girare l’economia. Abbiamo un ottimo movimento di persone, così come lo avevamo anche con le altre esposizioni quindi la speranza è che ci siano sempre nuove mostre che sono un polo attrattivo per il capoluogo polesano”.

A concludere è Stefano che afferma: “È indubbio l’ottimo risultato che sta portando al commercio e soprattutto alla ristorazione questa nuova mostra. Per offrire un servizio completo ai clienti, abbiamo deciso di rimanere aperti in pausa pranzo la domenica, cosa che di solito non facciamo perché è il giorno di riposo, ma manterremo questa scelta fino alla fine dell’esposizione”.

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