Suona la campanella: è finalmente vacanza!

ROVIGO - L’ultimo giorno di scuola dopo gli anni di pandemia suona come una grande festa. Quanta emozione, in questi giorni, in tutte le scuole del Polesine, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, in attesa della fine delle lezioni e dell’inizio dell’estate.

Certo, c’è chi sarà ancora impegnato, chi avrà qualche materia da recuperare, chi dovrà affrontare una vera maturità, con due prove scritte e l’orale alla presenza di presidenti e commissari esterni, ma intanto tutti insieme ci si gode questo magico momento che da quanto le scuole sono iniziate si attende con il conto alla rovescia. Tante le classi che hanno appeso in classe un vero e proprio countdown per segnare, giorno dopo giorno, quell’arrivare piano piano della fine.

Il sole, purtroppo, non ha baciato questo gran finale, ma sono i ragazzi ad aver portato il sole in classe e fuori. Tutti gli studenti, soprattutto quelli più grandi, hanno potuto vivere momenti di divertimento tra gavettoni, karaoke, balli di gruppo, scherzi, motorini rombanti, occhiali da sole e soltanto una grande voglia: lasciare a casa i libri per andare via con gli amici o con la famiglia. La meta più ambita è sicuramente il mare con le tante feste che lungo il litorale adriatico polesano verranno organizzate proprio per la fine delle lezioni e poi per tutti i fine settimana a venire.

C’è chi è già pronto a partire appena scoccata l’ora della fine delle lezioni e così arriva a scuola con lo zaino di ricambio per poter andare verso la spiaggia. C’è chi magari, invece, si avvicinerà alla piscina per poter fare un tuffo al fresco, sperando in un cambio nel tempo. C’è chi semplicemente tornerà a casa per fare un riposino più lungo del solito senza il pensiero dell’interrogazione o della verifica del giorno dopo.

Anche i genitori tirano un respiro di sollievo: sì, i ragazzi d’ora in avanti saranno a casa, ma potranno non pensare per qualche mese a voti, recuperi, compiti da fare. Oggi la festa è tutta per i giovani ragazzi che finalmente, dopo i terribili anni pandemici che li hanno obbligati alla didattica a distanza, alle mascherine, ai distanziamenti tra di loro, al gel igienizzante, possono sorridere insieme, possono abbracciarsi e possono guardare al prossimo futuro con gioia senza più l’ansia del contagio, ma soltanto con la grande voglia di “contagiarsi” di spensieratezza, che in certi momenti, in particolare quando si è ragazzi, è l’unica cosa che conta. E addio campanella, suonata per l’ultima volta... Quanto meno fino a settembre.