Cerca

ROVIGO

Scuola, quale futuro per i nostri figli?

L'assessore regionale Elena Donazzan e la consigliere Laura Cestari incontrano i sindaci altopolesani 

Scuola, quale futuro per i nostri figli?

ROVIGO - Un incontro sul futuro della scuola altopolesana. Lunedì 26 giugno scorso un gruppo di sindaci accompagnato dalla consigliera regionale Laura Cestari è stato ricevuto dall'assessore regionale Elena Donazzan. 

Sul piatto, la questione del mantenimento dei plessi sul territorio dopo che, partendo dalle note vicende relative dell'orario dell'istituto di Melara, il problema si era nei mesi scorsi allargato toccando anche altri Comuni limitrofi. Con la sola eccezione di Castelnovo Bariano, i primi cittadini hanno serrato i ranghi e compattato le fila chiedendo attenzione a un lavoro che impone già di partenza la gestione degli immobili ma che tra dopo e pre scuola, mense, servizio di bus e altro supporto rischia di fatto ormai di ricadere quasi interamente sulle spalle delle comunità locali. 

"Chiediamo che venga riconosciuta la funzione strategica e di presidio della scuola, se si comincia a chiudere le periferie si svuotano ulteriormente e si inizia a parlare di desertificazione. Quella che stiamo combattendo sul fronte dell'istruzione è una battaglia simile a quella per la sanità, sul futuro dell'ospedale di Trecenta e per i medici di base nei nostri paesi": questo in sintesi il pensiero dei primi cittadini, incarnato a nome di tutti da Anna Marchesini, sindaco di Melara, il più occidentale e quindi "periferico" dei Comuni polesani.

Dalla Donazzan, che ha ascoltato attentamente le istanze della delegazione, è arrivata la richiesta ad "avanzare proposte condivise" e la promessa di "una mano per tener aperte le scuole, magari ricorrendo alla soluzione delle cosiddette 'pluriclassi'". Laura Cestari, consigliere regionale che conosce molto bene la situazione, essendo nata e cresciuta in questa parte del territorio dove peraltro tuttora risiede, ed essendo sin dal primo momento "sul pezzo" dopo essersi adoperata rispetto alla questione con numerosi incontri e azioni di raccordo tra sindaci, dirigenti scolatici e uffici regionali, ha rivolto un pensiero a unire le forze sul campo: "Regione e Comuni devono esser sempre più sintonizzati, la nostra società cresce e progredisce soltanto garantendo un regolare accesso alla scuola che, ricordiamolo sempre, resta uno dei diritti sanciti dalla nostra carta costituzionale oltre che punto di riferimento insostituibile e prezioso per la vita di una comunità", queste le sue parole. 

Nel corso del faccia a faccia, anche un accenno agli insegnanti, figura chiave con Rovigo in questi giorni al centro di un dibattito nazionale che ha conquistato le colonne dei giornali e l'attenzione di televisioni e social: l'auspicio con cui l'incontro si è quindi aggiornato è quello che in futuro via sia per loro meno precarietà e più sicurezza, magari con un respiro che vada oltre la durata del semplice anno scolastico e una programmazione che consenta una progettualità senza a medio e lungo termine, senza la quale la continuità didattica e la sua qualità e in generale l'istituzione scolastica stessa vengono messe in seria discussione.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400