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Rovigo

La tecnologia uccide? "Dipende come la si usa"

I rodigini riflettono dopo la tragedia di Verona dove un ragazzo ha ucciso il fratello e poi si è tolto la vita: sembra soffrisse della sindrome di Hikikomori

ROVIGO - Una tragica vicenda ha scosso il Veneto: quando un giovane ragazzo ha ucciso suo fratello prima di togliersi la vita. Si è ipotizzato che il giovane soffrisse della sindrome di Hikikomori, caratterizzata dall'isolamento sociale e dall'uso eccessivo della tecnologia. Questo evento ha portato a riflettere sulla relazione tra i ragazzi e la tecnologia e sull'importanza di trovare un giusto equilibrio tra l'utilizzo della tecnologia e la vita sociale.

Ecco cosa ne pensano i rodigini, che sottolineano come la tecnologia sia utile se utilizzata espletare le attività quotidiane o per tenersi in contatto con gli amici. Tuttavia, l'eccessivo utilizzo dei dispositivi elettronici, e la mancanza di un contatto diretto con le persone, può portare a un'ulteriore alienazione sociale e alla riduzione dei rapporti interpersonali. L'uso della tecnologia non è un problema in sé, ma è fondamentale che i giovani acquisiscano una visione pratica e bilanciata della stessa, evitando di cadere nell'alienazione provocata da un utilizzo eccessivo o poco consapevole.

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