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TERMINAL
28.07.2023 - 13:50
ROVIGO – C’è attenzione al benessere dei dipendenti di Adriatic LNG, che ha al suo fianco addirittura una biologa e nutrizionista, la dottoressa Laura Cominato. Il programma “Wellbeing” è il progetto sviluppato dall'azienda con il supporto di diversi specialisti tra cui Medica Porto Viro. Il piano nasce dall’attenzione di Adriatic LNG al benessere fisico ed emotivo dei suoi dipendenti, dentro e fuori gli ambienti di lavoro. Uno dei punti chiave del progetto è il programma per una corretta dieta salutare e bilanciata realizzato in collaborazione con la dottoressa Cominato, attraverso alcuni contenuti divulgativi e uno sportello in azienda dedicato alla nutrizione che si avvierà in autunno.
Da qui la partecipazione con medica Porto Viro, ci racconti, dottoressa.
“Io sono uno dei professionisti di medica Porto Viro, il centro medico che offre servizi anche ad Adriatic, con cui stiamo costruendo dei contenuti indirizzati proprio ai dipendenti non solo sull'alimentazione ma sullo stile di vita a 360 gradi: lo scopo è di offrire suggerimenti e trucchetti per migliorare quotidianamente il proprio benessere e stile di vita, e di farlo basandoci sulla loro attività lavorativa e sportiva e sui loro ritmi quotidiani. Il tema dello ‘stile di vita’ è sempre molto sentito e in questo campo il professionista ‘ad hoc’ è la figura del nutrizionista, che deve essere in grado di dare dei consigli che non siano troppo generalisti. Da questo nasce la necessità e la progettualità di avere degli sportelli diretti con gli stessi dipendenti, affinché possa esserci un'interazione tra di noi che mi permetterebbe di dare consigli anche più mirati”.
Fra i dipendenti di Adriatic Lng, ma anche di tante altre aziende, alcune volte c'è l'esigenza di mangiare fuori casa durante la pausa pranzo. Quali sono i consigli che date in questo caso?
“La colazione per esempio è un momento importante della giornata così come i cinque pasti, banalmente: colazione, pranzo, cena e degli spuntini che inframezzino. Molto spesso nell'attività lavorativa si ricade nella pausa pranzo fuori casa e di conseguenza riuscire a costruire un pasto che sia soddisfacente, nutriente e veloce può essere difficile. E' importante però rispettare l'aspetto nutrizionale, quindi il mio consiglio potrebbe essere quello di non escludere mai i carboidrati, anche se spesso vengono demonizzati: quando pranziamo siamo a metà della giornata per cui sicuramente devono essere contemplati”.
Alcuni lavoratori fanno i turni della mattina o del pomeriggio e si trovano tante volte costretti a mangiare o molto presto o molto tardi. In questi casi cosa si può fare, cosa consiglia a chi lavora la notte e ha gli orari un po' sfasati?
“Dovremmo cercare di capire che il nostro fisico da diversi milioni di anni è adattato in un certo modo: segue i ritmi circadiani, il nostro metabolismo reagisce bene nelle ore diurne e di conseguenza mangiare in questi orari è più conveniente che mangiare quando c'è buio, perché il nostro metabolismo è più lento. Il trucchetto è di riuscire a consumare i pasti tutti i giorni agli stessi orari, quindi sotto questo punto di vista anche chi ha un'attività di lavoro notturno dovrebbe prevedere di fare una buona colazione, di fare i pasti durante la giornata, eventualmente valutare una buona cena e, in caso di fame, un pasto "di ristoro" durante il turno: deve essere leggero nella composizione e sentito come un momento di transito”.
Dopo il turno di notte il lavoratore torna affamato all'alba, come deve comportarsi e cosa sarebbe consigliato mangiare?
“La colazione dovrebbe essere moderata perché quando carichiamo troppo tendiamo ad avere meno sonno. Di solito chi fa il turno di notte al mattino recupera 'il riposo' quindi il carico di zuccheri deve essere controllato, anche per evitare nel tempo patologie come il diabete”.
E’ importante mantenere fissi gli orari dei pasti anche nelle giornate lavorative che portano a trascorrere la giornata fuori?
“Assolutamente sì. Questa routine non è da considerarsi come monotonia della scelta alimentare, seguirla non significa mangiare sempre le stesse cose ma utilizzare sempre lo stesso orario perché siamo animali abitudinari. Dobbiamo abituarci ad ascoltare il nostro corpo e i segnali che ci dà come il segnale fame o sazietà. Se mangiamo in orari completamente sballati e se non siamo consapevoli dei bisogni del nostro fisico, rischiamo di aumentare tantissimo lo stress”.
In questi giorni estivi spesso diminuisce l'appetito. Ci sono delle attenzioni particolari da avere in questi casi?
“Sicuramente l'idratazione è importante e a mio parere deve avvenire lontana dai momenti del pasto, altrimenti si rischia di diluire troppo i nutrienti. Sarebbe meglio fare piccoli sorsi durante la giornata, tenersi una bottiglia d’acqua sempre a portata di mano, sulla scrivania o sul luogo di lavoro, e consumarla durante tutta la giornata. Da evitare quelle ‘scorpacciate’ di acqua da un litro e mezzo quando si ha tanta sete perché si va a squilibrare il corpo dal punto di vista elettrolitico, rischiando di conseguenza proprio la disidratazione. Quindi in queste condizioni di caldo è importante cercare di bere almeno 2 litri di acqua al giorno, distribuita per tutta la giornata ed evitando di farlo esattamente nel momento del pasto”.
Come procede il rapporto con i dipendenti di Adriatic Lng? Chiedono e seguono i suoi consigli?
“Al momento il progetto consiste in attività di divulgazione interna, attraverso contenuti per i diversi mezzi di comunicazione aziendali. Il progetto dello sportello inizierà da settembre 2023, Adriatic LNG avrà nei propri uffici a Rovigo un luogo di consulenza, che non è un ambulatorio, in cui i dipendenti potranno farmi domande e io, come professionista, cercherò di inquadrarle e di rispondere dando una personalizzazione alla risposta”.
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