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Il pellegrinaggio

132 giovani polesani alla corte di Papa Francesco

Sono partiti alla volta di Lisbona da Rovigo

ROVIGO - Sono partiti in 132 i giovani della diocesi di Adria e Rovigo, insieme al vescovo Pierantonio Pavanello. Sono partiti di notte in un viaggio partito da Rovigo per passare dalla Francia e poi in Spagna e fino a Lisbona.

"E' un pellegrinaggio - racconta Enrico Turcato, responsabile per la pastorale di Adria e Rovigo - sono tappe che ci aiuteranno ad entrare nello spirito con il quale Giovanni Paolo II nel 1985 iniziò le giornate mondiali della gioventù e cioè quello del pellegrinaggio, ovvero un cammino dell'anima e allora passeremo in luoghi significativi la prima tappa sarà domani a Montpellier in Francia sulle orme del Pellegrino europeo San Rocco per arrivare poi a Lourdes sulle orme di Bernardette, per poi andare a Valencia. Ecco dove saremo ospitati nel seminario della diocesi e poi l'ultimo giorno arriveremo venerdì a Lisbona". Qui saranno ospitati dalle famiglie del luogo.

"Certamente proviamo tante emozioni anche perché i giovani che vengono via per la maggior parte non hanno mai vissuto una giornata mondiale della gioventù perché la pandemia ha un po' fermato tutte le iniziative - ha spiegato ancora don Enrico - e l'ultima a cui ha partecipato la diocesi è stata a Cracovia nel 2016. Dopo questa parentesi molto lunga riprendiamo. Sono giovani che non hanno mai vissuto la maggior parte della GMG la giornata mondiale della gioventù e hanno anche l'entusiasmo di partire".

La bellezza della condivisione prevede anche adattamento, tuttavia. "Dovremmo affrontare un po' tutte le fatiche di un pellegrinaggio con lo zaino in spalla e il materassino il sacco a pelo. Poi ritorneremo dopo aver vissuto i giorni con il papa ritorneremo. Riattraversando l'Europa e ritornando qui in Polesine il 9 di agosto".

Con i ragazzi e il vescovo anche otto sacerdoti, tre frati cappuccini e una suora, che camminano già da un po' di tempo. "I ragazzi son preparati ecco a questo incontro già da un anno nelle iscrizioni le hanno fatte a dicembre dello scorso anno e poi attraverso vari incontri si sono preparati fino ad arrivare ad oggi a questo appuntamento importante che ci chiede di partire di andare in fretta come Maria che va incontro ad Elisabetta e questo lo slogan Maria Si alzò in fretta e per andare incontro ad altri giovani per stare con loro per vivere la testimonianza della fraternità e della pace. Credo possa essere un bel segno in un mondo anche separato in un mondo diviso in un mondo che fa fatica a camminare unito. Ecco vedere tanti giovani insieme sarà un segno di speranza per tutta l'Europa ma anche per tutto il mondo".

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