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SCUOLA

Il preside Pasello va in pensione

Il suo saluto: "Ringrazio tutta la comunità"

Il preside Pasello va in pensione

Osvaldo Pasello

Lascia la scuola e si gode la meritata pensione, dopo 39 anni di carriera tra le nostre comunità, il dirigente scolastico Osvaldo Pasello, che da domani 1° settembre va in quiescenza.

"Voglio ringraziare tutte le comunità scolastiche con cui ho lavorato in questi lunghi anni, iniziati nel 1984, subito dopo la Laurea. In particolare: l’Istituto “Maddalena” di Adria, oggi “Polo tecnico” (dove ho insegnato per 25 anni), l’Istituto Comprensivo di Taglio di Po (lì sono stato Dirigente Scolastico per 3 anni), l’Istituto Comprensivo di Villadose (Dirigente per 6 anni), le reggenze come Preside all’Ic di Costa e all’Ic di Adria1, e l’ultimo incarico triennale come Dirigente Scolastico titolare all’Istituto di Istruzione Superiore “De Amicis” di Rovigo", ha detto il dirigente scolastico.

Carriera lunga, che impone evidentemente, ora, di pensare ad altre scelte, "finché le energie lo consentono", continua il preside molto stimato in provincia. Tanto da ricevere (nella foto), una targa di ringraziamento durante l'ultimo consiglio d'istituto, da parte del presidente del consiglio d'istituto, Luca Contratti. 

"C’è stato un filo conduttore in questi anni vissuti nella scuola polesana - continua Pasello nel suo saluto al Polesine - cercare di rinnovare, partendo dalla didattica. Ovunque sono stato ho cercato di favorire, sperimentare, approcci didattici innovativi, puntando a favorire l’attivismo degli alunni, la loro partecipazione diretta per arrivare a cogliere e valorizzare, progressivamente, tutte le competenze, anche non direttamente disciplinari.  E’ stata la bussola, in un contesto-scuola dove le riforme si susseguono, dalla fine degli anni novanta, a ritmi incalzanti, passando spesso sopra il sostrato vero della vita quotidiana nelle aule".

Al De Amicis, Osvaldo Pasello da domani sarà sostituito dal preside Fabio Cusin, dell'Istituto comprensivo 3 di Rovigo. "Un grande in bocca al lupo al Preside Fabio Cusin - è il passaggio di consegne del dirigente scolastico - Lo conosco bene e sono stra-sicuro che saprà interpretare al meglio questo nuovo impegnativo incarico".

Pasello continua sulla sua idea di scuola, maturata in tanti anni tra i banchi. "La scuola, nel nostro Paese, ha bisogno di operare, con certezze e stabilità, su tempi medio-lunghi, perché su tempi medio-lunghi agiscono le discipline che hanno a che fare con le persone, in primis la pedagogia: servono certezze e stabilità in tutti gli aspetti della vita di scuola (finanziamenti, norme, didattica...)".

Infine, sulla "scuola del territorio", che lo ha visto sempre in prima linea. "C’è bisogno che la politica agisca affinché al Polesine venga riconosciuto uno “status” simile alle province montane. Non si può accettare di avere, già ora e tra qualche anno di più, decine di chilometri di territorio senza una scuola, perché i numeri non consentono di autorizzare classi. Questa provincia deve poter andare in deroga ai numeri imposti dai decreti: senza scuole i territori muoiono …prima di morire!".

Pasello è un fiume di emozioni in piena nei confronti dei suoi alunni... e non solo. "Un caro saluto soprattutto ai ragazzi e ai bambini, dai 3 ai 19 anni (più gli studenti dell’istruzione agli adulti e dei Serali), che ho incrociato in tutti questi anni. Loro ci tengono giovani! Un caro saluto alle famiglie, che hanno sfide sempre più complesse da affrontare, un caro saluto a tutto il personale della scuola (docenti e ATA) con cui ho collaborato: girando un po’ in varie province del Paese ho avuto, ripetutamente, la conferma che la qualità di lavoro e la professionalità del nostro personale scolastico, qui in Polesine, è a livelli molto molto alti. E questo è un dato da non dimenticare, mai".

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