VOCE
CONSORZIO DI BONIFICA
01.09.2023 - 13:55
ROVIGO - Il presidente del Consorzio Adige Po, Roberto Branco ha presentato oggi 1 settembre il nuovo direttore Marco Volpin, che si è insediato due mesi fa e contemporaneamente i nuovi progetti dell'ente, che con i cambiamenti climatici, di cui tutti vediamo le conseguenze, sta vivendo una nuova alba, in termini di investimenti e di lavori da effettuare. Tra questi investimenti ce n'è uno da ben 30 milioni di euro, che riguarda il canale Adigetto, un'opera che consente a tanti comuni sia l'irrigazione che la fruizione di una risorsa idrica.
“Il consiglio di amministrazione del consorzio ha deciso di dotarsi di un direttore a tempo pieno – spiega in apertura il presidente Branco, introducendo la nuova figura direzionale - assolutamente necessario per gestire gli imminenti progetti in cantiere e per proseguire in maniera sempre più proficua i rapporti tra consorziati, amministrazioni locali, associazioni di categoria, regione e ministeri, coi quali è indispensabile istaurare un dialogo costruttivo ed un confronto continuo per la gestione condivisa del territorio da parte di un ente di area vasta come il nostro. Oltre alla manutenzione ordinaria, che facciamo con le risorse di bilancio provenienti dalla contribuenza, stiamo realizzando lavori di manutenzione straordinaria e nuove opere che assieme alle progettualità già cantierabili presentate a finanziamento su risorse nazionali o regionali ammontano nel complesso a più di 100 milioni di euro", ha detto il presidente Branco.
Volpin, entra nel dettaglio del suo mandato: “Tutta la programmazione, le progettualità, gli intenti e le finalità non possono più prescindere dall’attenzione ad un bene, il territorio, la cui vitalità e sviluppo sono strettamente interconnessi alla gestione dell’acqua”, perché, se è vero che l’acqua in eccesso, dovuta alle piogge sempre più violente, deve essere convogliata verso il mare al fine di garantire salubrità, vivibilità e stabilità al sistema produttivo, è altrettanto vero che l’acqua che deriviamo dai grandi fiumi e che immettiamo nella nostra fitta rete di canali, per mantenere e sviluppare la nostra produzione agricola, ha anche uno scopo vivifico per il nostro ambiente, dà forma al paesaggio ed alimenta numerosi servizi ecosistemici attraverso un’opera generativa possibile grazie al suo fluire, in grado di creare e sostenere ecosistemi naturali ed artificiali nonché interi ambiti di paesaggio che il consorzio è impegnato a proteggere e valorizzare".
Prova concreta è l’imminente lavoro di efficientemento dell’asta del collettore irriguo principale del comprensorio, il canale Adigetto: un ambizioso progetto, secondo per importo in tutto il Veneto, nell'ambito del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), che vale 30 milioni di euro, il cui scopo è quello di ripristinare la sicurezza idraulica ed efficientare la capacità di invaso a scopi irrigui del canale Adigetto da Badia Polesine a Botti Barbarighe, per un'estesa di circa 67 Km. Beneficeranno dell’opera i comuni di Badia Polesine, Lendinara, Fratta Polesine, Villanova del Ghebbo, Costa di Rovigo, Rovigo, Ceregnano, Villadose, Adria e Pettorazza Grimani. Verso la fine di Ottobre, in data ancora da concordare, presumibilmente in località Bova di Badia Polesine, proprio là dove l’Adigetto nasce, si terrà un evento inaugurale per tagliare il nastro sulla posa della prima pietra di quest’importante opera.
Altro finanziamento di 4 milioni di euro del Pnrr ottenuti dalla struttura consortile è stato investito per la bacinizzazione dell’asta del canale Bresega nei comuni di Rovigo, Villadose, Adria e Pettorazza Grimani. Un’ importante opportunità di finanziamento è rappresentata anche dal Pnissi (Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico), rispetto al quale il Consorzio ha presentato 6 ambiziose proposte di progetto per un ammontare complessivo di circa 48 milioni di euro, la più rilevante fra le quali è la realizzazione di uno sbarramento mobile sul fiume Adige in località Bova di Badia Polesine.
Volpin continua esprimendo un particolare apprezzamento per il programma subsidenza 18-24, proposto dalle regioni Veneto ed Emilia Romagna ed approvato dal Mipaaf (Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo) "attraverso il quale sono stati stanziati fondi per contrastare parte delle conseguenze provocate dagli emungimenti di metano. All’interno di questo programma di finanziamento il Consorzio Adige Po ha ottenuto risorse di circa un milione di euro all’anno, dal 2018 ad oggi e per il prossimo anno ancora, eseguendo interventi mirati nei comuni di Gavello, Adria e Loreo. Il programma vede la sua fine nel 2024, il direttore esprime la speranza “che venga riproposto, alla luce dell’importanza degli interventi risolutivi ed efficienti che ha permesso di realizzare”. Ancora i finanziamenti VAIA 2019-2021, attraverso i quali sono stati realizzati lavori per più di 14 mln di euro, ultimo dei quali la deviazione del Cavo Maestro del Bacino Superiore in corrispondenza della botte Paleocapa nei Comuni di Bosaro e Polesella. A proseguire, un milione di euro da un finanziamento del MATTM (Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) - ReNDiS (Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo) per la sistemazione spondale di circa 3000 metri di rete consortile ricadente in diversi comuni della provincia rodigina, quali Lendinara, Loreo e Pettorazza Grimani. L’inizio dei lavori è previsto nell’autunno del corrente anno, al termine della stagione irrigua. Conclude il Direttore che “Tirando le somme, in quest’ultimo quinquennio di attività, il Consorzio ha ottenuto, impegnato e riversato sulla gestione attiva del territorio più di 71 milioni di euro provenienti da diverse linee di finanziamento. Mentre in attesa di un adeguato finanziamento, ad oggi, abbiamo cantierabili circa 45 mln di euro di opere da realizzare.”
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