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Interviste

Più libri e meno computer la proposta della Svezia nelle scuole

I cittadini rodigini si dicono concordi ma con qualche riserva

ROVIGO - Nell'era del digitale che tende sempre più all'abbandono della carta fa scalpore la scelta della Svezia dove gli studenti hanno iniziato l’anno scolastico senza i tablet sostituiti dai tradizionali libri, quaderni e penne. Una decisione del nuovo ministro dell’Istruzione, Carlotta Edholm, che sostiene che “gli studenti svedesi hanno bisogno di più libri di testo e di meno computer”. I cittadini si dicono concordi sulla scelta effettuata perché "leggere su un libro su un libro attiva la memoria visiva e non stanca l'occhio come il digitale". La tecnologia è fondamentale me secondo altri le nuove generazioni hanno disimparato a scrivere. "Usano solo la tecnologia e tutti i termini tecnologici provenienti da una lingua che non è la nostra, l'inglese". Carta e penna, secondo i docenti, sono fondamentali nelle prime fasi di apprendimento ma non è da scartare completamente l'offerta digitale.

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