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INCLUSIONE

Grande successo per il progetto "Turismo Sociale ed Inclusivo nelle Spiagge Venete"

L'evento conclusivo oggi a Porto Tolle

Grande successo per il progetto "Turismo Sociale ed Inclusivo nelle Spiagge Venete"

PORTO TOLLE - Celebrato oggi l'evento conclusivo del Progetto "Turismo Sociale ed Inclusivo nelle Spiagge Venete" un importante passo verso un turismo più accessibile e inclusivo nella regione. L'iniziativa mira a promuovere un cambiamento culturale nell'approccio al turismo, progettando spazi e servizi turistici in modo che siano accessibili a tutti, senza distinzioni.

All'evento hanno preso parte il Sindaco Roberto Pizzoli, l'Assessore alle Politiche Sociali Silvia Boscolo, l'Assessore Regionale Manuela Lanzarin, il Sindaco di Rosolina Michele Grossato, il responsabile del progetto Maria Chiara Paparella, il direttore generale dell'Ulss5 Polesana Patrizia Simionato, il direttore dei Servizi Socio Sanitari Marcello Mazzo, il responsabile di Verde e Blu Animazione Danilo Rispo e Sara e Alessia Michielon di "Ruote Libere". 

Il sindaco Roberto Pizzoli ha sottolineato l'importanza del progetto per la qualificazione dell'offerta turistica di Porto Tolle. "Far turismo significa fare accoglienza, ed è importante che venga fatta a 360 gradi. Anche quest'anno raccogliamo i frutti importanti di un lavoro svolto con grande impegno" - ha aggiunto il sindaco di Rosolina Michele GrossatoMaria Chiara Paparella, responsabile del progetto, ha espresso la sua soddisfazione per il lavoro svolto dall'Ulss e da tutti gli attori coinvolti. Il direttore generale dell'azienda Ulss 5 Patrizia Simionato ha evidenziato i risultati positivi del progetto: "Nel 2022 abbiamo ottenuto l'inserimento lavorativo di 9 ragazzi con disabilità e quest'anno siamo saliti a 14 inserimenti. 7 di questi hanno inoltre vissuto un'esperienza di residenzialità e questo dà un valore aggiunto al progetto, che si sta evolvendo".

Il dott. Marcello Mazzo ha sottolineato l'importanza dell'accettazione della diversità come base del progetto. Il responsabile di Verde e Blu Animazione, Danilo Rispo, ha evidenziato il successo del progetto che è diventato una risorsa turistica per tutto il Veneto. "Il progetto è nato come esperimento nel 2015, poi è stato portato avanti come esigenza, dopodiché come opportunità. Ringrazio gli attori principali, ovvero i ragazzi che hanno partecipato e i titolari delle strutture che ci hanno ospitato. Quello che era partito come un esperimento è divenuto risorsa turistica per tutto il Veneto". Sara e Alessia Michielon di "Ruote Libere" hanno condiviso la loro esperienza nel rendere il settore turistico più inclusivo, fornendo informazioni su luoghi culturali accessibili alle persone con disabilità motoria. "L'idea di Ruote Libere nasce da una vacanza in Toscana durante la quale abbiamo riscontrato non poche difficoltà ad accedere ai vari luoghi culturali. Le difficoltà erano dovute ad una imprescindibile necessità di Alessia, la sedia a ruote. Dopo quest'esperienza abbiamo deciso, partendo dalla nostra regione, il Veneto, di mappare tutti i luoghi culturali accessibili da loro visitati, mettendo a disposizione di altre persone con disabilità motoria queste informazioni".

L'Assessore Regionale Lanzarin ha sottolineato che il progetto si è evoluto negli anni.  "Da giugno in poi abbiamo toccato le aziende sanitarie di tutto il Veneto per ringraziare coloro che hanno contribuito a vario titolo al progetto Turismo Sociale Inclusivo. Dal 2017 il progetto si è allargato a tutta la costa veneta e il salto di qualità verrà fatto grazie ad un finanziamento importante che vede la prospettiva di allargarlo a tutto il Veneto, dunque non solo alle spiagge, ma anche a lago, montagna, collina, parco termale e ai centri culturali. I primi anni ci hanno visti impegnati specialmente nell'abbattimento delle barriere architettoniche. Poi il concetto di inclusione è stato allargato alle attività ludico-ricreative e sportive. Infine siamo approdati all'inserimento lavorativo e all'accompagnamento dei ragazzi con disabilità nell'esperienza dell'autonomia abitativa. Questo è il risultato più grande su cui si deve continuare ad investire. Molti degli inserimenti si sono trasformati in contratti di lavoro a tempo indeterminato. I giovani con disabilità coinvolti hanno dimostrato affidabilità e attaccamento al lavoro che non hanno avuto eguali, divenendo dunque una vera e propria risorsa per le attività produttive. A livello nazionale stanno lavorando ad una legge sul turismo sociale e inclusivo, alla cui stesura abbiamo collaborato a partire dalla nostra esperienza regionale, ciò consentirà di costituire una vera e propria rete trasversale sulla quale continueranno gli investimenti da parte delle istituzioni".

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