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Il Cardinale Pietro de Silvestri: Una vita tra arte, cultura e complessità politica

La mostra dedicata alla sua figura dal 2 dicembre a Palazzo Roncale

Il Cardinale Pietro de Silvestri: Una vita tra arte, cultura e complessità politica

ROVIGO - Partirà a dicembre, nella suggestiva cornice di Palazzo Roncale, la mostra "Il Conte e il Cardinale: I Capolavori della Collezione Silvestri". L'esposizione, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo insieme all'Accademia dei Concordi, al Comune di Rovigo e al Seminario Vescovile, offre una prospettiva unica sulla figura del Cardinale Pietro de Silvestri.

Nato a Rovigo il 13 febbraio 1803, de Silvestri divenne una figura controversa nel panorama politico del suo tempo. Laureato in teologia e diritto, intraprese una carriera ecclesiastica che lo portò alla nomina ad uditore per l'Austria alla Sacra Rota nel 1836. La sua ascesa culminò con la porpora cardinalizia conferitagli da Papa Pio IX il 15 marzo 1858. Durante un'epoca di grandi cambiamenti politici, il Cardinale de Silvestri si distinse come sostenitore dell'Unità d'Italia, posizione che lo portò in conflitto con il Papa e il potente cardinale Giacomo Antonelli. La sua posizione nella Questione Romana è ancora oggetto di dibattito tra gli storici, ma è innegabile il suo contributo alla cultura e all'arte della sua città natale.

Oltre ai suoi impegni politici, de Silvestri fu anche un grande mecenate e collezionista d'arte. La sua eredità artistica è evidente nella collezione Silvestri, una raccolta di opere d'arte e archeologiche che ora sarà esposta al pubblico, svelando così una parte significativa della storia di Rovigo. Ma il contributo di de Silvestri non si limita solo all'arte. Fu un uomo di cultura straordinaria, membro degli Accademici dei Concordi fin da giovane. La sua dedizione all'istruzione si manifestò nella creazione della "Silvestriana", una vasta collezione di 40milavolumi tra testi unici e rari, ora parte del patrimonio dell'Accademia dei Concordi.

Inoltre, de Silvestri donò la Casa del Petrarca, possedimento di famiglia. Infine, con il fratello conte Gerolamo, l'intera collezione d'arte e di archeologia dei de Silvestri, conferendone una metà al Comune e all'Accademia dei Concordi e l'altra al Seminario Vescovile. Gli altri beni mobili ed immobili di famiglia, in assenza dell'erede designato, finirono nella disponibilità del Vescovo di Adria.

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