Cerca

IL SONDAGGIO

Guerra, paura e impennata di prezzi

I rodigini commentano l'ultimo conflitto in Israele: "Non c'è più pace"

ROVIGO - In questo mondo non c’è pace: dopo un anno e mezzo, non dà segno di smorzarsi la guerra tra Ucraina e Russia e in questi giorni arriva un’altra notizia che lascia sgomenti. La guerra israelo-palestinese si acuisce con l’attacco dei terroristi di Hamas che hanno ucciso migliaia di civili e militari, oltre a rapirne a centinaia.

L’escalation non si fermerà di certo qui: qualora dovesse proseguire, è chiaro che, indirettamente, sarà coinvolto anche l’Occidente con una nuova impennata dei prezzi, soprattutto del petrolio. La paura, però, in questo momento è il primo sentimento che si sente: a dirlo sono i rodigini, preoccupati per sé ma anche per tutti i civili coinvolti.

Dice, infatti, Federico: “La paura è tanta ed è ovvio che ci sia. Dopo il grave conflitto che sta coinvolgendo Russia e Ucraina, un acuirsi della situazione tra Israele e Palestina proprio non ci voleva. Si sta formando un cordone di guerre nel Medio Oriente che non può che spaventare l’Occidente. Ci sono tante situazioni conflittuali, queste sono quelle all’ordine del giorno. Non dimentichiamo che ognuno di noi deve fare la propria parte e dobbiamo fare in modo che le istituzioni operino sin da subito per intavolare accordi di pace”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400