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Scuola
13.10.2023 - 16:54
ROVIGO - L’Istituto agrario smentisce il governatore Zaia sul ricordo del Vajont da parte delle scuole. E lo invita ad una delle prossime rappresentazioni dello spettacolo dei ragazzi dell’Ita Munerati. “Questa volta il presidente Zaia ha torto. Non è vero che le scuole sono state assenti o distratte rispetto alla necessità di ricordare ciò che accadde in quel maledetto 9 ottobre 1963. Il dovere di ricordare per affermare una rinnovata coscienza civica, un nuovo rispetto per l’ambiente e per i limiti che la natura impone, gli insegnanti lo conoscono bene”. Il riferimento è al recente richiamo fatto dal governatore del Veneto, Luca Zaia, alle scuole, in occasione del sessantesimo anniversario della tragedia del Vajont.
A smentire, nei fatti, il richiamo del governatore sono i docenti dell’Ita “O. Munerati” di Rovigo, impegnati per un intero anno scolastico alla realizzazione di un progetto complesso e coinvolgente: iniziato con la lettura del romanzo “Storia di un lago e di una montagna” di Gianluca Casagrande, continuato con l’approfondimento teorico di carattere tecnico sul funzionamento delle dighe e della loro utilità, con la riflessione sui limiti che il rispetto dell’ambiente impone all’uomo sempre, terminato con il riadattamento teatrale del romanzo e la messa in scena di un reading teatrale. All’Ita Munerati, diversamente da quanto ritenuto dal presidente Zaia, la necessità della memoria è diventata studio, riflessione, azione.
Lo spettacolo è andato in scena per la prima volta il 22 maggio scorso, all’auditorium Margherita Hack, da allora, i ragazzi delle classi coinvolte, coordinati dalla loro docente di lettere, Roberta Benedetto, si sono esibiti più volte davanti ai compagni dell’istituto Viola-Marchesini, di cui l’Ita è parte. Con i compagni ed i coetanei dell’Itis, dell’Itg, del Ipia, i giovani attori hanno condiviso l’emozione intensa e dolorosa di ciò che accadde nella notte del 9 ottobre 1963, quando una frana colossale precipitò in una riserva d’acqua nella valle del Vajont, al confine tra Friuli-Venezia Giulia e Veneto. In quella tragedia quasi 2mila persone persero la vita.
Arricchito di video e immagini d’epoca e di un accompagnamento musicale dal vivo ad opera di Sabrina Gasparetto, lo spettacolo è stato replicato a giugno nel teatro di San Martino di Venezze, ed il 9 ottobre, 60esimo anniversario della tragedia, nella sala Oliva dell’Accademia dei Concordi. Il 19 ed il 20 ottobre prossimi sarà replicato ancora alla sede dell’Ita ed il 21 sarà ospitato nel teatro di Pontecchio Polesine per gli studenti della scuola media. “Se il presidente Luca Zaia vorrà - afferma la dirigente Isabella Sgarbi - saremo felici ed onorati di accoglierlo tra il nostro pubblico, per mostrargli quanto la scuola ha fatto e continuerà a fare per aiutare i ragazzi a crescere in consapevolezza e responsabilità”.
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