VOCE
Salute
16.10.2023 - 13:31
ROVIGO - Nel corso di un convegno nazionale tenutosi a Roma in occasione della Giornata Mondiale del Malato Reumatico, l'Associazione Nazionale Malati Reumatici (Anmar) e l'Osservatorio Capire hanno lanciato un appello a tutte le Regioni e le Province autonome italiane. L'appello, supportato anche da Federfarma, ha l'obiettivo di istituire tavoli e gruppi di lavoro sulle patologie reumatiche, coinvolgendo attivamente i rappresentanti dei più di 5,5 milioni di pazienti italiani che soffrono di queste patologie. La collaborazione tra enti e associazioni mira a migliorare la qualità della vita di chi vive con queste malattie, ponendo l'attenzione sul benessere e i diritti dei pazienti.
“Quello dei tavoli regionali è solo uno dei punti non attuati della Mozione Unitaria sulle malattie reumatiche approvata oltre un anno e mezzo fa. Finora sono pochissimi i segnali di una concreta e reale presa in carico degli impegni presi - ha spiegato Silvia Tonolo, presidente nazionale di Anmar - l’istituzione del tavolo al Ministero della Salute è improcrastinabile. Le malattie reumatologiche possono essere davvero invalidanti e sono la prima causa di dolore e disabilità in tutta Europa. In Italia, malati, familiari e caregiver si trovano senza strutture sanitarie di riferimento, talvolta a chilometri di distanza o addirittura in altre Regioni”.
A rappresentare Federfarma Roberto Tobia, segretario nazionale, e Claudia Pietropoli, consigliere nazionale. Tobia ha ricordato il ruolo che può assumere la farmacia attraverso la Distribuzione per Conto (DpC). “L’Italia ha una conformazione geografica difficile – ha spiegato -, è fatta anche da regioni in cui per i malati è complesso riuscire a recarsi in ospedale a ritirare un farmaco. Rispetto alla mozione, dunque, bisogna ragionare sul passaggio concreto di questi medicinali alla Distribuzione per Conto. La farmacia è presente capillarmente sul territorio nazionale ed è il presidio più adatto per aiutare i malati”.
“Le malattie reumatologiche sono davvero un’emergenza socio-sanitaria sottovalutata in Italia - ha sottolineato Pietropoli -. C’è bisogno di un maggiore impegno da parte di tutti gli attori coinvolti perché l’impatto di queste patologie è crescente sul sistema sanitario nazionale. Da parte nostra come farmacisti territoriali vogliamo contribuire, insieme ai medici di medicina generale, all’incremento delle diagnosi precoci”
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